Forza d'Agrò paese medievale a due passi da Taormina e l'Etna. Ricco di arte, storia e cultura, panorami mozzafiato. Famoso per aver accolto i cast di molti film.


Frana località Vignale

Lunedì 31 dicembre 2007 ore 18.30 circa

Un boato nell'ultima giornata del 2007 ha interrotto il silenzio della sera e fermato i preparativi per il cenone di capodanno. Una "frana di crollo" ha interessato l'inizio della via "Vignale", esattamente dal punto dove si intersica con la "Discesa di S. Antonio" per circa 100 metri. Le abbondanti piogge delle ultime settimane ed il continuo sviluppo della vegetazione e dei suoi apparati radicolari ha causato il distaccamento di alcuni pezzi del costone roccioso sul quale fu eretto nel 1100 il Castello Normanno. Lo smottamento ha trascinato da un altezza di circa 30 metri due grossi massi e molti detriti che si sono fermati sotto la sede della strada provinciale. Fortunatamente i danni si sono limitati esclusivamente a tre autovetture, parcheggiate da pochi minuti dai legittimi proprietari, alla sede stradale e alle condutture dell'acqua potabile. Lo scenario apparso ai proprietari delle autovetture, che ancora non avevano fatto in tempo a rincasare, è stato molto drammatico. Solo pochi secondi e la frana avrebbe potuto mietere qualche vittima. Due i massi di grossa entità che hanno causato i maggiori danni. Il primo, di natura minore rispetto l'altro, è scivolato per una trentina di metri schiacciando letteralmente al suolo un Opel Calibra per poi terminare la sua corsa in via rocca. Il secondo, che misura circa 2 metri d'altezza per sei metri di lunghezza, ha travolto un palo dell'impianto dell'illuminazione pubblica, distrutto la sede stradale e le tubazione dell'acqua potabile. La sua corsa si è arrestata nel terreno dell' ex collocatore Bianca. La conseguente caduta del palo elettrico ha danneggiato una peugeot 206. L'arrivo dei Vigili del Fuoco ha permesso d'illuminare il punto dov'è avvenuto il distaccamento roccioso. E' stato inoltre verificato che altri massi si sono staccati dal costone e minacciano di precipitare. Uno dei macigni rimasti in bilico è stato trattenuto da un albero di gelso, le sue dimensioni sono notevolmente maggiori rispetto quelli già franati. Il tratto di strada è stato subito transennato in attesa dei primi soccorsi. Circa 60 anni fa un'altra frana ha interessato la zona, a raccontarlo Carmelo Garufi,  ancora oggi è possibile vedere il blocco di roccia staccatosi e l'intervento di contenimento allora effettuato. Si tratta di un muro a secco costruito per consolidare la parte del castello crollata. Sono passati due giorni e nonostante la gravità del pericolo e l'isolamento di 20 famiglie, rimaste tra l'altro anche senza acqua, non sono stati presi i primi provvedimenti. Circa 100 persone sono rimaste ormai dalla sera del 31 dicembre 2007 senza acqua e bloccate dal centro del paese. Le altre due strade di comunicazione che conducono rispettivamente alla frazione Scifì ed a S. Alessio non sono facilmente percorribili. Le solite lungaggini burocratiche a discapito dei cittadini.

 

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Emanuele Giuseppe Di Cara Viale delle Rimembranze Forza D'Agrò E-mail: toglimi_edicara@aruba.it*
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