E’ detta così per una bellissima
Croce
lignea dipinta che proprio quassù era stata collocata.
Della chiesa ormai resta ben poco. Dell’unica
navata a base rettangolare (oggi occupata in parte da una Cappella
mortuaria eseguita nel secolo XIX), si distingue una porta laterale ad
arco con finestra sovrastante, la traccia del cornicione, i ruderi
dell’altare maggiore di pietra e la soprastante ampia cavità entro la
quale stava forse alloggiata la Croce lignea dipinta, prima di essere
trasferita nel Duomo forzese.
Dall’antico edificio religioso svetta alta nel
cielo, come maestosa conclusione del Castello stesso, la torre
campanaria della piccola chiesa.
Si tratta di una torre quadrata, a più livelli,
nella quale quattro grandi finestre, con arco a pieno centro che si
appoggia su semplici capitelli, ne alleggeriscono la massiccia
struttura. L’arco delle finestre, con l’alternanza di conci chiari e
scuri, riprende il motivo ornamentale, oltre che strutturale, che si
vede applicato anche nel Tempio dei S.S. Pietro e Paolo d’Agrò.
Tracce di una scritta, purtroppo non più leggibile per il
deterioramento dell’intonaco bianco, sono visibili nella zona mediana
esterna della torre.
Accanto alla torre campanaria, in un ambiente non
molto spazioso, si riescono ad intravedere i contorni di un altare
con su dipinta una piccola croce bianca su fondo circolare rosso.
Dopo l’occupazione inglese dei primi anni del XIX
secolo, la Chiesa del Crocifisso é stata abbandonata ed ora cade in
rovina.
Più tardi, nel 1889 come si legge sull’architrave
in pietra arenaria della porta d’ingresso, dopo la destinazione a
cimitero dell'antica fortezza, è stata eretta una nuova cappella
all’interno della vecchia chiesa del Crocifisso. Mensole di legno,
provenienti dall’antica chiesa, sapientemente sagomate ed intarsiate,
uguali nel disegno delle opposte coppie, ma tutte diverse lungo una
stessa parete, sorreggono ancora il tetto a capriata.
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