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 Forza d'Agrò paese medievale a due passi da Taormina e l'Etna. Ricco di arte, storia e cultura, panorami mozzafiato. Famoso per aver accolto i cast di molti film.


La Valle d'Agrò

di Carmelo Duro

  L'Italia vista senza la Sicilia

non lascia nell'anima alcuna vera

immagine di se: qui soltanto si

trova la chiave di tutto

Johann Wolfgang Goethe 81749 - 1832)

 

""La Montagna Grande si erge a 1374 metri sul livello del mare e soltanto in parte si affaccia sulla vallata che ridiscende verso i paesi del litorale jonico, ma è proprio dalle sue falde che ha origine il torrente Agrò...../.... Al cospetto di questa meravigliosa quanto paziente e prosperosa vallata, otto Comuni si affacciano, pronti, forse, a circuirla, ma, certamente, non ancora decisi a "prenderla", ad utilizzarla e renderla produttiva. S. Alessio Siculo, Forza D'Agrò, Limina e Roccafiorita adagiati lungo la sponda destra e S. Teresa di Riva, Savoca Casalvecchio e Antillo lungo la sponda sinistra sono le località destinate ad entrare nelle grazie della esuberante signora e a godere del suo fascino, della sua bellezza e dei suoi favori......../....... Conosciamoli, immaginando di partire da uno degli alberghi di Sant'Alessio, frugare in quel Museo all'aperto che è Forza D'Agrò e restare estasiati davanti al Crocifisso ligneo del 1300....... /......I Paesaggi di Forza D'Agrò sono superiori, per bellezza e profondità a quelli della stessa Taormina. Affacciandosi ad uno dei tanti "Belvedere" vuol dire allungare lo sguardo all'infinito: verso sudOvest la maestosità dell'Etna, spesso innevata, fa da contrappunto ad un clima mite ed al mare invitante; verso Sud ecco l'intero litorale con i paesi che vi si adagiano pigramente lambiti dalle onde. Nelle giornate chiare e prive di foschia è possibile intravedere sullo sfondo anche le cittadine o gli isolati casolari abbarbicati sulle pendici dell'Eterna. Verso Nord, dal "vecchi " belvedere di fronte all'Hotel Souvenir o dalla "circonvallazione"  che corona il centro storico, può capitare di sentirsi rapiti, mentre si osserva Sant'Alessio laggiù ma "a portata di mano" o mentre si ammira la convergenza della costa jonica dei Messinesi con la costa Calabrese che, nel punto d'incontro, nello Stretto, si fondono con l'azzurro del cielo.Testimoni attenti e altrettanto pigri i paesi delle due sponde su cui veglia, sornione e misterioso, il leggendario Monte Scuderi. Se poi con lo sguardo si vuole abbracciare l'estatico insieme, basta affacciarsi al tondo del "Tammuseddhu", lo spuntone roccioso più orientale di Forza D'Agrò che ha sempre fatto sognare poeti, artisti, scrittori e fotografi. Solo l'avvicinarsi al tondo dà la sensazione di trovarsi a strapiombo sul mare, protesi verso il vuoto e, timorosi, quasi si indietreggia. Da quel "Tondo", però, mentre  si spazia da Nord a Sud pienamente soddisfatti e compiaciuti di tali incomparabili paesaggi (come se avessimo contribuito a...realizzarli), è facile soffermare lo sguardo  sulla scogliera sottostante. Lì il mare di Forza D'Agrò, un mare unico per la frastagliosità delle sue scogliere e per la limpidezza delle sue acque. E' la naturale continuazione del mare di Sant'Alessio ma, come diciamo nel capitolo dedicato a questa cittadina, in questo posto i confini sono talmente labili da considerarsi inesistenti. La striscia di spiaggia che segue immediatamente le rocce è di sabbia finissima e chiarissima e, anche la bontà del suo sito (Un pò isolato e quindi "riservato"), si mantiene pulitissima; in fondo, quasi al limite territoriale di Fondaco Parrino, sorgono alcune casette che vengono concesse in fitto durante la stagione estiva....../.....Forza D'Agrò può essere definita un museo all'aperto, dove il "vivo e riverente senso del passato" come a scritto Stefano Bottari, e sempre presente nelle sue stradine come nelle case con gli ingressi ad arco, nelle chiese come nelle opere che vi si custodiscono, nell'architettura come nel colore. Ecco, siamo dentro una miniatura dall'altri tempi ibernata fino ai giorni nostri: lungo le strette vie, tra una splendida visione panoramica e un violento scorcio paesaggistico, tra le costruzioni barocche e cinquecentesche arricchite da mensolette alle finestre con l'immancabile pianta di prezzemolo e il geranio, è facile raggiungere il Castello. E, in questa miniatura d'altri tempi, molti registi hanno trovato il posto adatto per girare scene di alcuni film qualche volta, tutti gli esterni di diverse pellicole cinematografiche.""

 

Carmelo Duro

Foto copertina "La Valle d'Agrò" di Carmelo Duro I edizione Foto copertina "La Valle d'Agrò" di Carmelo Duro II edizione Via SS. Annunziata "sutta 'u cimitero" Palazzo Mauro
Il Castello Quartiere Quartarello Il Quartiere Quartarello visto dalla Guardiola del Castello Il Chiostro nel Convento Agostiniano
Vecchia foto nello sfondo la SS. Trinità Vecchia foto di piazza Cammareri

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Emanuele Giuseppe Di Cara Viale delle Rimembranze Forza D'Agrò E-mail: toglimi_edicara@aruba.it*
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