Vecchi Articoli
pubblicati sul GdF
dal 31.12.'03 al
31.03.'04 |
Furto di bombole condannati in tre
Nel Tribunale di Trappitello, ieri
mattina si è tenuto il processo a carico di: A. S. 35 anni; C. L. 42
anni e L. M., 44 anni. Lunedì scorso, i tre imputati si sono resi
protagonisti, in contrada Scalelle, del furto di 10 bombole ed un
estintore. Tempestivamente sono stati raggiunti dal Nucleo
Radiomobile di Taormina nelle vicinanze di Letojanni. I militari
dell'Arma hanno bloccato e perquisito l'autovettura del terzetto,
trovando la refurtiva ed attrezzi da scasso. Il giudice, Liliana
Russo, ha condannato A. S. e L. M. a mesi sei di reclusione (pena
sospesa) e 400 euro di ammenda e C. L. a 8 mesi e sette giorni di
reclusione (pena sospesa) e 700 euro d'ammenda.
mercoledì 31 Marzo 2004
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municipio di Forza d'Agrò
Mutuo per risanare i debiti
Il Comune corre ai ripari o almeno
cerca di farlo. La Giunta municipale ha deliberato di richiedere
alla Cassa Depositi e Prestiti la somma di 190mila euro poter
coprire e pagare parte dei debiti fuori bilancio. Una richiesta che
– si spera – vada a buon fine dal momento che, nei mesi scorsi, ad
una prima istanza la Cassa aveva risposto picche, negando la
richiesta del municipio forzese per una serie di motivi di natura
tecnica. L'aporia fra i due Enti sembra essere stata sanata in
queste ultime settimane, tanto che nei giorni scorsi c'era stata
data notizia di un chiarimento fra il Comune e la Cassa.
Non si spiegherebbe, oltretutto, la decisione da parte della Giunta
municipale di deliberare la richiesta di 190mila euro. Diventa
preoccupante, infatti, per il Comune la situazione finanziaria:
700mila euro di debiti (compresi di interessi e spese) ai quali si è
cominciato a porre rimedio con la cospicua somma di 210mila
proveniente dall'Inpdap. Se, sempre se, verrà accolta la richiesta
alla Cassa Depositi e Prestiti, un altro piccolo sospiro di sollievo
potrà essere tirato dalla municipalità forzese che nel frattempo sta
«annegando» fra i conteggi dei debiti; per questo è stata costituita
una commissione consiliare, che dovrà portare in Consiglio il
rendiconto per l'approvazione dei debiti fuori bilancio.
Donatella Molino
mercoledì 31 Marzo 2004
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Domenica Festa dei piccoli comuni
Savoca e Forza D’Agrò sono i due
comuni della riviera ionica dove domenica si farà festa con la
prima edizione di una manifestazione nazionale dei piccoli comuni
ideata per valorizzare l’immenso patrimonio, i tesori e i talenti
nascosti che custodiscono. "Voler Bene all’Italia" è una
iniziativa posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della
Repubblica, promossa da Legambiente grazie a un Comitato Promotore
composto da un vasto schieramento di soggetti istituzionali,
sociali, culturali ed economici, e realizzata con il contributo di
Enel. Una giornata di festa per valorizzare le bellezze e le
risorse di questi territori, dal patrimonio storico-culturale alla
straordinaria ricchezza di paesaggi e natura, di saperi e sapori,
di convivialità. Una festa rivolta innanzitutto a tutti coloro che
in questi luoghi vivono e a quelli che hanno imparato ad
apprezzarli ed amarli, ma soprattutto un’occasione per poterne
scoprire i tanti talenti.
A Savoca l’amministrazione
comunale sotto la direzione dell’assessore ai beni culturali
Cettina Pizzolo ha programmato per tutta la giornata di domenica
l’apertura dei palazzi e degli edifici storici della città
medievale. Alle 10 è previsto il raduno in piazza ed alle 10,30 il
coro delle scuole di Savoca canterà l’Inno di Mameli. Seguirà la
visita guidata del Centro Storico con cicerone d’eccezione il
sindaco Nino Bartolotta ed i componenti della giunta municipale.
Alle 13,30 tutti i partecipanti sono inviati al picnic che si farà
nella pineta nell’area attrezzata denominata “arrosticarne”. Alla
manifestazione sarà presente il delegato di Legambiente per la
zona ionica, Donatella Messina. Il direttore del museo etno
antropologico e della civiltà contadina, Santino Lombardo, ci
concerto con l’amministrazione comunale, ha deliberato l’ingresso
gratuito per tutta la giornata.
A Forza D’Agrò l’amministrazione
comunale ha deciso di tenere aperto il convento agostiniano, il
castello normanno e le due principali chiese dove sono custoditi
monumenti di grande valore storico e culturale. A mezzogiorno le
campane della chiesa madre, in contemporanea con i campanili dei
comuni che in tutta Italia hanno aderito alla iniziativa,
suoneranno a distesa.
Giuseppe Puglisi
sabato 27 Marzo 2004
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Remake zona adiacente il castello
Ieri mattina è stato firmato il
contratto tra il Comune e la ditta «Bruno Teodoro» di Capo d'Orlando
per l'opera di recupero delle zone adiacenti il castello normanno;
gli interventi sono stati finanziati dal Pit 13.
Donatella Molino
venerdì 26 Marzo 2004
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Comune in vendita
La situazione finanziaria del
Comune di Forza D’Agrò è “assolutamente precaria e grave”, l’unica
alternativa per risanare le casse è vendere i beni comunali ancora
disponibili. Lo scrivono il segretario ed il ragioniere in una
relazione di dieci pagine inviata al sindaco, agli assessori, al
presidente del consiglio, ai consiglieri ed al revisore dei conti,
in cui si chiarisce che ai diciotto creditori che hanno ottenuto a
riconoscimento del proprio credito “sentenze passate in giudicato
cui hanno fatto seguito le relative procedure esecutive” bisognerà
versare, tra capitale, interessi e rivalutazione qualcosa come 700
mila euro, somma che al momento non è disponibile. Sentenze e
decreti di cui amministrazione e consiglio non possono
“assolutamente disconoscere l’esistenza” come scrive il segretario
Antonio Lo Monaco nella sua relazione. Il dossier dei funzionari
comunali è stato esaminato dalla apposita commissione consiliare
istituita per esaminare i debiti che devono essere riconosciuti dal
consiglio come “fuori bilancio”, e formata dal presidente e dal
vice presidente del consiglio Roberto Carullo e Nicola Gentile e dai
consiglieri Fiorino Chillemi e Nino Gullotta (minoranza) e Carmelo
Risini (maggioranza). Commissione che è stata messa di fronte anche
alle “enormi e quasi insormontabili difficoltà relative alla
predisposizione del bilancio di previsione 2004, per il quale, in
una prima stesura, si palesa uno squilibrio di 100 mila euro”.
Bisogna quindi adottare con urgenza le contromisure per evitare di
trovarsi difronte al pericolo del dissesto finanziario. Che fare,
allora?. Il segretario ed il ragioniere propongono come ipotesi
“l’alienazione dei beni immobili, quali il Centro Diurno di via
Spitalìo, che fanno parte del patrimonio disponibile del Comune”. Si
chiede, quindi, agli amministratori di vendere “l’argenteria” per
pareggiare i debiti e, secondo i due funzionari, bisogna impegnarsi
formalmente in questa direzione “al fine di permettere all’ufficio
finanziario di poter iscrivere nel redigendo bilancio le “attività”
derivanti dall’alienazione del bene patrimoniale per conseguire il
pareggio finanziario e rispettare tutti i connessi equilibri”.
Insomma la situazione è grave. Ma basterà vendere il Centro Diurno
per recuperare i 700 mila euro di debiti? Si tratta di un edificio
del quale è stata realizzata solo la struttura a due elevazioni,
posto in una posizione panoramica con ai piedi la Baia di Taormina e
lo scenario dello Stretto. Il comune ha speso, cinque anni fa, già
800 milioni (fondi regionali) ma non è riuscito a completarlo. Il
progettista è l’attuale sindaco, architetto Carmelo Lombardo, che
per farsi pagare la parcella ha dovuto fare causa (quando ancora non
era primo cittadino) al suo stesso comune! Ed ecco, per sommi capi,
i maggiori creditori del comune di Forza D’Agrò, Avv. Giuseppe
Guarnera, 125 mila euro (esproprio area per gli alloggi popolari di
Vignale); Silp (smaltimento spazzatura), 70 mila; Impresa Alfio
Nicolosi, 70 mila; Eredi Cacciola, 45 mila (occupazione illegittima
fondo per realizzare piazza Heros Cuzari e scuola elelemntare nella
frazione Scifì); Carciotto – Crisafulli, 35 mila (esporprio e danni
per strada per il cimitero); ing. Francesco Muscolino, 19 mila
(progetto fognature); Scs, 10 mila (materiale cancelleria). Si
tratta di debiti accesi precedentemente agli anni Ottanta. Da
aggiungere che su quel periodo sono stati liquidati dai commissari
ad acta ad altri creditori circa 200 mila euro. (gi.pu..) Nella
foto : Arco durazzesco. Sarà venduto?
Giuseppe Puglisi
venerdì 26 Marzo 2004 |
Prg «fermo» e il mistero continua
Sebbene il Comune abbia problemi
impellenti e gravi come gli ingenti debiti che si aggirerebbero sui
700mila euro (interessi e spese compresi), rimane in sospeso
un'altra importante situazione: il Piano regolatore generale. Dopo
la seduta di Consiglio comunale della primavera 2003, nessuna
notizia si è più avuta. Nel corso di quell'assemblea, all'unanimità,
il civico consesso emendò lo strumento urbanistico per trasmetterlo
all'assessorato regionale al Territorio al fine di evitare un
probabile commissariamento. Superato il «pericolo», le disposizioni
del Consiglio comunale furono inviate dal presidente Roberto Carullo
al sindaco Carmelo Lombardo per inviarle ai progettisti Sergio
Zappia, Silvio Tommasini ed Elena La Spada. Da questo passaggio,
eravamo già all'inizio dell'estate 2003, il silenzio è calato
inesorabilmente sul Prg. Nessuna notizia è più pervenuta al Comune.
«Dimenticanze» dell'Amministrazione comunale, afasia da parte dei
progettisti o tempi che debbono ancora maturare? Anche questo è
divenuto un mistero. La speranza era quella di avere la redazione
definitiva e finale del Prg per portarla in aula e procedere
all'approvazione. Fra gli emendamenti . ricordiamo . un'importanza
rilevante è stata conferita al centro storico, per cui sono stati
previsti importanti «accorgimenti» per una sua pianificazione sia
per quanto riguarda la tipologia delle strutture che potranno essere
realizzate sia per quanto concerne l'utilizzo di materiali ed il
ripristino o il restauro di quelli già esistenti. Relativamente agli
insediamenti turistico-residenziali sono state individuate dai
consiglieri le aree a contorno o adiacenti alla strada provinciale
(Capo S. Alessio- Forza d.Agrò), nonché altre zone C di espansione
turistica-ricettive (Murazzo o Vignale) o la zona a valle
dell'arteria Farcia- Vignanova. Il Prg è di fondamentale importanza
per Forza d'Agrò non solo per la spinta turistica, ma anche per la
conservazione del territorio.
Donatella Molino
sabato 20 Marzo 2004
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Debiti fuori bilancio il Comune al verde
Si sono conclusi gli incontri
della commissione per i debiti fuori bilancio. Il conteggio delle
somme si aggirerebbe sui 500mila euro. Negli ultimi giorni sono
pervenuti ulteriori pagamenti arretrati da parte di creditori che
dovranno essere considerati. La commissione – composta da esponenti
della maggioranza e della minoranza e guidata dal segretario
comunale Antonino Lo Monaco – si era già riunita nelle ultime
settimane per trovare il bandolo della matassa di queste ingenti
somme, che dovranno essere riconosciute come debiti fuori bilancio.
Adesso si attende la soluzione (alienazione beni immobili) per il
pagamento dei crediti ventennali.
Donatella Molino
domenica 21 Marzo 2004
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Approvato il Ptop attenzionata Scifì
La Giunta municipale ha approvato
il Piano triennale delle Opere pubbliche. Gli interventi
interesseranno principalmente Forza d'Agrò centro e la frazione di
Scifì. Nella redazione del Ptop di quest'anno è stata prevista la
depolverizzazione della strada di collegamento fra Forza d'Agrò e
Scifì. Nella frazione collinare, oltre alla risistemazione del campo
di calcio, è stata preventivata la realizzazione di una struttura
sportiva per il calcetto. Per Forza d'Agrò centro sono previsti
interventi per la messa in sicurezza delle zone adiacenti al
castello normanno e del maniero. Il documento del Ptop è messo a
disposizione della cittadinanza per essere visionato.
Donatella Molino
venerdì 19 Marzo 2004
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Debiti fuori bilancio: oggi riunione
Stamane si terrà l'ultima
riunione della commissione consiliare per l'individuazione e il
conteggio dei debiti fuori bilancio. In seguito verrà convocato il
civico consesso per il riconoscimento dei debiti.
Donatella Molino
giovedì 18 Marzo 2004
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Case Iacp: a breve la graduatoria
A breve l'Istituto autonomo case
popolari comunicherà al Comune l'elenco definitivo delle dieci
famiglie assegnatarie degli immobili che sorgono in contrada Vignale.
Nel febbraio del 2003 era stata stilata una prima graduatoria
definitiva, ma poi fu parzialmente modificata lo scorso luglio
dall'istituto messinese a seguito di alcuni ricorsi.
Nell'ultimo elenco, quello di luglio, si erano classificati nei
primi dieci posti: Rita Muscolino, Natale Casablanca, Giulietta
Verzino, Antonino Maimone, Ilario Lombardo, Concetta Gullotta,
Riccardo Bongiorno, Salvatore Colosi, Domenico Bartolone e Claudia
Garufi.
Donatella Molino
giovedì 18 Marzo 2004
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Fattirifatti a Forza D'Agrò
E’ andato in onda mercoledì e sarà
replicato stasera alle 23,30 su RTP il documentario su Forza D’Agrò
girato da AnsTv per la rubrica “Fattirifatti” condotta da Giuseppe
Altomonte, Franz Riccobono e Caterina D’Antoni. “Forza D’Agrò, fra
due Castelli” ha fornito immagini inedite di scorci panoramici
(anche se la giornata di foschia non era l’ideale per le riprese)
del castello saraceno di Capo S.Alessio, da dove si diparte la
strada che porta al centro collinare, e di quello normanno di Forza
D’Agrò (all’interno del quale fino al 1989 era ospitato il cimitero)
e della grotta di Borrello con alcune, sempre interessanti,
notazioni storiche del professor Riccobono. Bravissimo il regista,
Antonio Parasporo.
Giuseppe Puglisi
giovedì 18 Marzo 2004 |
Sollecitato il contratto per la gestione del convento
C’è un nuovo sollecito del comune
di Forza D’Agrò a firmare il contratto alla società che si era
aggiudicata l’asta del 22 gennaio per la gestione del convento
agostiniano in cambio di un canone di 60 mila euro all’anno per tre
anni, dopo che la stessa si era fatta viva con il comune, ma non
nella direzione che a Forza D’Agrò auspicavano e sollecitavano, cioè
la firma del contratto ed il versamento della prima rata di 60 mila
euro. Il segretario comunale Antonio Lo Monaco, quale responsabile
del procedimento, venerdì ha inviato un fax alla società
Euromedinvest di Catania rappresentando l’esigenza del comune di
Forza D’Agrò di chiudere in modo celere la pratica. Dalla società
etnea in alcune circostanze si è assistito ad un palleggio di
responsabilità tra l’amministratore unico della Srl di Catania ed il
suo commercialista che tinge di giallo la vicenda.
Giuseppe Puglisi
mercoledì 17 Marzo 2004 |
Commissario per il pagamento dei debiti
Commissario regionale per il
pagamento di 34 mila euro di debiti fuori bilancio riconosciuti dal
Tar ad un avvocato di Catania, Salvatore Viaggio. E’ l’ennesimo
salasso per le casse comunali, notoriamente asfittiche. Per evitare
il dissesto visto che ci sono ancora debiti per 500 mila euro da
pagare, consolidati da sentenze di tribunali, il comune vola verso
l’alienazione di alcuni beni comunali. Primo fra tutti il centro
diurno che non è mai stato completato e che potrebbe essere appetito
da qualche imprenditore che potrebbe trasformarlo in locale
pubblico. Quasi tutti i consiglieri e gli amministratori sono
d’accordo nella vendita, si oppone solo il consigliere Emanuele Di
Cara che ritiene più utile per il comune affidare in locazione
l’immobile. Soluzione che, tuttavia, non risolverebbe i problemi di
cassa del comune di Forza D’Agrò.
Giuseppe Puglisi
sabato 13 Marzo 2004 |
Diffida per la gestione del convento
Il Comune ha diffidato la società
«Eumedinvest», aggiudicataria della gestione del convento
agostiniano Adesso, l.Ente municipale dovrà prendere altri
provvedimenti.
Donatella Molino
mercoledì 10 Marzo 2004
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Festa dell'alloro
Si riunirà giorno 21.03.04 alle
ore 16.30 la confraternita della SS. Trinità per discutere
l'organizzazione della festa dell'Alloro che si terrà giorno
12.04.2004. Altri tre i punti all'ordine del giorno:
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Emigrato di Forza D’Agrò ucciso in Venezuela
CARACAS - Testimoni del quartiere
residenziale Miranda di Caracas hanno visto quando membri di una
pattuglia 'fantasma' hanno bloccato un cittadino italiano, Cosimo
Biella, di 66 anni, nativo di Scifì (Forza D’Agrò) che viveva in
Venezuela da 45 anni, per poi sparargli ed abbandonare il cadavere.
Gli antisociali, che negli ultimi giorni hanno seminato il panico ed
il terrore nei quartieri e nelle parrocchie della capitale, hanno
provocato una quantità non precisata di feriti. Biella si era recato
nel quartiere Miranda per far visita al figlio ma si era dovuto
fermare a causa di una manifestazione di protesta. Raccontano i
testimoni che il malcapitato, aveva implorato che non lo
uccidessero. Gli abitanti delle zone limitrofe all'autostrada hanno
lanciato oggetti agli aggressori, purtroppo però era troppo tardi.
Le pattuglie "fantasma" sono solite agire in veicoli senza targa per
evitare di essere identificati. Iniziano le loro azioni a partire
dalle 7:00 del pomeriggio. In alcune occasioni vengono preceduti da
organismi di sicurezza che servono loro come apripista. Una volta
che i poliziotti hanno la meglio sui manifestanti permettono che gli
squadroni facciano azioni di violenza. Gli antisociali utilizzano
anche armi automatiche e coprono il loro viso con passamontagna.
Alcuni associano queste pattuglie fantasma con membri dei circoli
violenti, ma altri affermano che si tratta di commissioni di polizia
politica accompagnati da attivisti del governo. Il modus operanti
consiste nel creare timore nelle aree dove gli abitanti protestano
contro la decisione del Consiglio Nazionale Elettorale. Altri
testimoni raccontano di raffiche di spari che sono state fatte
contro gli edifici. In alcune occasioni hanno sparato contro i
trasformatori dell'elettricità per causare black out. Una volta che
tutta l'area rimane buia possono attuare liberamente. Richiama
l'attenzione il fatto che gli agenti della Disip, della Guardia
Nacional e della Polizia Militare non siano riusciti a prendere
nessuno di questi terroristi Solo la polizia Metropolitana e'
riuscita ad arrestare due delinquenti, che sono stati presi nelle
vicinanze dell'Av, Sucre di Catia. Gli abitanti della zona hanno
denunciato di essere stati feriti da squadroni che si spostavano su
un'auto Fiat Palio, senza targhe. Gli agenti del commissariato Sucre
hanno preso i delinquenti dopo una lunga persecuzione . (Testo di
Guglielmo Rodriguez per il quotidiano El Universal – traduzione di
Barbara Bessone).
Cosimo Biella a Caracas gestiva un
negozio di parrucchiere. Era partito da Scifì negli Anni '60,
insieme ad altri giovani del luogo ed aveva fatto subito una
discreta fortuna a Caracas. Era tornato alcune volte in paese, ma
ormai mancava da quando la situazione in Venezuela era diventata
critica. A Scifì e Savoca vivono due dei nipoti dello scomparso,
Natale, impiegato al comune do Forza D’Agrò, e Salvatore, noto
assicuratore. Ringraziamo Limina On Line ed il collega Filippo
Brianni.
Giuseppe Puglisi
lunedì 08 Marzo 2004 |
Aveva
64 anni
Emigrante di Scifì ucciso in Venezuela
È di Scifì l'emigrante siciliano
ucciso in Venezuela, durante i tafferugli scoppiati a seguito del
probabile rigetto del referendum contro il presidente della
repubblica sudamericana, Hugo Chavez. Si chiamava Cosimo Biella, 64
anni e gestiva un negozio di parrucchiere a Caracas. Si stava
recando dalla figlia, quando è stato raggiunto da un colpo di
pistola sparato a distanza ravvicinata. Biella era partito da Scifì
negli Anni '60, insieme ad altri giovani del luogo ed aveva fatto
subito una discreta fortuna a Caracas. In questi anni era tornato
alcune volte in paese, ma ormai mancava da quando la situazione in
Venezuela era diventata critica.
Filippo Brianni
domenica 07 Marzo 2004 |
Rete del metano riprese le opere
Sono finalmente ripresi i lavori
della «Liquigas» per l'installazione della conduttura del metano.
L'opera, cominciata lo scorso anno, era stata temporaneamente
interrotta dalla ditta per essere ripresa in questi ultimi giorni.
La struttura sotterranea interesserà diverse zone del paese
collinare. Al momento, i lavori si stanno svolgendo lungo la strada
principale, nelle vicinanze di piazza Giovanni XXIII (dove sorge il
municipio) per continuare sempre nella zona centrale del paese.
Il gas arriverà anche nella frazione di Scifì, visto che gli
abitanti della borgata avevano avanzato richiesta al Comune.
Donatella Molino
sabato 06 Marzo 2004 |
Remake presso il castello normanno
È stato approvato il verbale di
gara per l'affidamento dei lavori di sistemazione delle zone a
contorno del castello normanno, previsti dai finanziamenti del Pit
13 ed affidati alla ditta «B. Teodoro» di Capo d'Orlando.
Donatella Molino
venerdì 05 Marzo 2004 |
È un'incognita il futuro di palazzo «Mauro»
«Telenovela» per l'acquisizione dell'immobile adesso non rimane che
attendere la decisione del Tribunale
Si accendono i riflettori su
palazzo «Mauro». Venerdì scorso si è tenuta al Tribunale di
Trappitello l'udienza che ha visto contrapposti il Comune ed i
privati Santo Pittari e Natala Colosi, rappresentati rispettivamente
da Gianfilippo Brunetto e Daniela Mercurio.
L'Ente municipale ha presentato opposizione alla sentenza del 2
aprile 2003, a firma del giudice Luana Lino, con la quale si
accoglieva l'istanza dei due privati per il riconoscimento di
proprietà, per intervenuta usucapione, del fondo agricolo con
annesso rudere (palazzo «Mauro», ndr) in catasto alla partita n° 1
(foglio 19, numero 240) intestato ad area di enti urbani e
promiscui, reddito dominicale zero, reddito agricolo zero,
confinante con le particelle 239 e 241 di proprietà dei ricorrenti».
L'opposizione del Comune si basa su due aspetti: la mancata
pubblicazione all'albo pretorio dell'istanza dei privati secondo
l'ordinanza del Tribunale, a cura dei ricorrenti e risalente al 9
febbraio 2000; l'ambiguo atteggiamento dei privati nei confronti
dell'immobile come il disinteresse dimostrato nel '96, quando,
verificatisi dei crolli della struttura, il Comune e la
Sovrintendenza intervennero con cospicue somme per la messa in
sicurezza della struttura e lo sfollamento degli abitanti delle vie
adiacenti. Il Comune contesta il fatto che i coniugi pur ventilando
il diritto di proprietà sull'immobile, al momento degli interventi
che sono costati per il palazzo nobiliare circa 275 milioni,
sembrano aver «declinato» – com'è riportato in alcune missive del
1996 – la propria responsabilità non dichiarandosi proprietari.
Invece, la difesa dei coniugi Pittari sottolinea che i ricorrenti
possiedono da oltre 20 anni e a tutt'oggi, quali esclusivi
proprietari, pubblicamente, pacificamente ed ininterrottamente il
bene immobile. Dell'altro aspetto, quello legato alla mancata
pubblicazione della prima istanza dei privati di 4 anni fa, la
difesa dei coniugi Pittari afferma che la pubblicazione avvenne
all'albo pretorio; cosa che non è stata riscontrata dai registri di
protocollo e di pubblicazione all'albo del Comune.
La telenovela continua. Una vera telenovela si sta consumando
attorno al seicentesco edificio di contrada Laino, che continua ad
essere l'oggetto del desiderio di tutti.
Ma, un epilogo ci sarà a questa clamorosa vicenda, ossia l'«ardua»
sentenza del giudice, che al momento è stata rinviata.
Donatella Molino
venerdì 05 Marzo 2004 |
Gestione convento, un bluff?
Nonostante avessero fissato essi
stessi la data e l’ora dell’appuntamento, non si sono fatti vivi
ieri mattina a Forza D’Agrò i titolari dell’impresa che si è
aggiudicata l’asta per la gestione del convento agostiniano. Il
segretario ed il sindaco hanno atteso fino alle due, ma non c’è
stato l’atteso rendez vous. Il segretario, che era responsabile del
procedimento per l’espletamento e l’aggiudicazione della gara, ha
deciso di inviare un nuovo telegramma di diffida alla società
aggiudicataria avvisandola che in assenza di riscontro avvierà la
trasmissione del carteggio alla Procura della Repubblica
prefigurandosi nel comportamento omissivo della società catanese il
reato di turbativa d’asta. Sull’aggiudicazione della gestione del
convento agostiniano scoppia, quindi, il caso e la vicenda si tinge
di giallo. La società catanese, dopo avere depositato la cauzione
richiesta per partecipare all’asta, aveva presentato una offerta in
aumento del 101 per cento portando il canone annuo a 60 mila euro
(contro i 30 mila a base d’asta), sbaragliando così la concorrenza.
Trascorsi i quindici giorni previsti per legge e non essendo stati
presentati ricorsi, il segretario – presidente comunicava a mezzo
telegramma l’esito dell’asta ed invitava la società aggiudicataria a
formalizzare il contratto. E qui si verificava il primo intoppo: il
telegramma del segretario ritornava al mittente. Campanello
d’allarme subito spento con una telefonata negli uffici della
società da dove si chiariva che il disguido era dovuto al trasloco
in corso per il trasferimento della sede sociale da Catania a
Lentini e che, comunque, martedì mattina sarebbero stati a Forza
D’Agrò per gli adempimenti connessi. Ieri, come abbiamo già detto,
nessuno della “Euromedinvest” si è visto, con grande disappunto del
segretario e del sindaco che aveva preparato la cassaforte per
custodire i primi 60 mila euro. Qualcuno ha ironizzato che forse i
catanesi avevano sbagliato strada ….. per cui bisognava accordare
loro un’altra chance!
Giuseppe Puglisi
mercoledì 03 Marzo 2004 |
Firma del contratto per il convento
Sarà firmato forse oggi il
contratto di gestione, per il convento agostiniano, tra il Comune e
i responsabili della «Eumendivest», società catanese che si é
aggiudicata la relativa gara d'appalto
Donatella Molino
martedì 02 Marzo 2004 |
Gestione del convento a quando il contratto?
Era prevista per la fine del mese
la firma del contratto di gestione del convento agostiniano (nella
foto) fra il Comune e l'«Eumedinvest» di Catania, ma ancora alla
municipalità forzese non sembrano essere arrivate, almeno fino a
martedì, notizie del gruppo etneo. Il verbale di gara è stato già
approvato da tempo e la relativa comunicazione è stata inviata alla
società interessata, ma si attende la stipula del contratto che
suggellerà l'affidamento del servizio al sodalizio che, lo scorso
gennaio, superò altre due concorrenti nella gara a pubblico incanto
indetta dalla municipalità.
L'«Eumedinvest», presentando un'offerta di 6mila 330 euro, pari ad
un rialzo del 101%, sbaragliò la concorrenza di altre due ditte
catanesi: «Consorzio turistico mediterraneo» (offerta di 52mila 830
euro) ed «Infinity media» (offerta di 45mila 330 euro). Il bando di
gara prevedeva un importo a base d'asta di 30mila euro.
La commissione di gara, presieduta dal segretario comunale Antonino
Lo Monaco, impiegò poco tempo per procedere all'assegnazione
provvisoria data l'esiguità delle offerte che pervennero. Inutile
dire che l'assegnazione dell'affidamento del servizio rappresenta un
tassello fondamentale e importante per Forza d'Agrò ed il
comprensorio jonico.
Donatella Molino
giovedì 26 Febbraio 2004 |
"Svendita" degli immobili
Le
casse del Municipio in rosso; si inventano le soluzioni
Il problema c'è e si fa sentire.
Stiamo parlando dell'ipotesi di alienare i beni immobili del Comune
per ricoprire i debiti fuori bilancio risalenti a decenni fa e che
l'Amministrazione attuale, guidata da Carmelo Lombardo, deve
affrontare. Una discussione è nata all'interno della compagine
amministrativa che mostra come diverse possano essere le
considerazioni e le opinioni, spesso anche molto discordanti.
L'opinione di Emanuele Di Cara. Il consigliere di maggioranza,
Emanuele Di Cara, si distacca da quello che fino a pochi mesi fa
sembrava essere il pensiero unico del gruppo amministrativo. «Sulle
gravi istituzioni finanziarie del Comune – dice il consigliere –
nulla da dire, ma sulle modalità per pensare al risanamento le gravi
condizioni sono state per metà tamponate, difatti con il recente
versamento dell'Inpdap di 210mila euro si è respirata una boccata
d'aria, perché con questo denaro si andrà a coprire metà del deficit
comunale. Il debito forzese ammonta a circa 350mila euro. Quindi
facendo due conti, invece di fare i grandi economi e statisti,
rimarrebbero circa 140mila euro di debiti. Solitamente il capitolo
“debiti fuori bilancio” viene annualmente coperto con 40mila euro,
che potrebbero esser facilmente trovati all'interno del bilancio.
Invece si persevera con l'idea di alienare i beni comunali partendo
dal centro diurno. E qui sorge spontanea la domanda: perché tutto
questo “interesse” nel vendere i beni comunali nascondendosi sotto
la scusa del pagamento dei debiti? Si potrebbero affittare come il
convento agostiniano che doveva divenire addirittura sede comunale
come ultima spiaggia, non sapendone cosa fare, e oggi frutterà
grazie all'“Eumedinvest” di Catania 180mila euro in 3 anni. Una cosa
è certa se per alcuni, ma non per tutti, all'interno
dell'Amministrazione la migliore scelta é l'alienazione dei beni per
i restanti e per gran parte dei forzesi quella di vendere è la
peggiore ipotesi». Si pongono dei problemi per l'Amministrazione
attiva che prossimamente dovrà portare in Consiglio il bilancio 2004
e contemporaneamente risolvere la situazione finanziaria cercando
diverse soluzioni. Il principale immobile di proprietà del Comune a
cui si fa riferimento per un'eventuale vendita è il centro diurno,
essendo venuto meno un'altra importante struttura, palazzo «Mauro»,
per il quale, visto lo stato d'abbandono, erano pronti alcuni
privati per l'eventuale acquisto. Com'è noto l'immobile nobiliare,
nell'estate scorsa, è stato «affidato» dal Tribunale di Taormina per
usocapione ad una coppia di privati, sottraendolo clamorosamente e
di fatto al Comune.
Donatella Molino
mercoledì 25 Febbraio 2004 |
Frazione Scifì: conclusa petizione
Si è conclusa la raccolta di firme
dei cittadini di Scifì per portare a conoscenza le alte cariche
dello Stato delle condizioni della frazione. Complessivamente i
residenti maggiorenni che hanno aderito sono stati 194 su 248.
Donatella Molino
mercoledì 25 Febbraio 2004 |
meeting internazionale«Val d'Agrò: un territorio
una storia, un destino»
Ha avuto inizio, ieri mattina,
nella sala congressi dell'hotel «Baia Taormina» il convegno
internazionale di studi dal tema: «Val d'Agrò: un territorio, una
storia, un destino». La mattinata è cominciata con i saluti del
sindaco di Savoca, Antonino Bartolotta, nonché presidente del
Consorzio dei Comuni della Val d'Agrò (organizzatore assieme
all'Università di Catania e alla Regione) del meeting (nella foto il
tavolo dei relatori). Il prosieguo dei lavori, con qualche modifica
rispetto al programma, ha visto l'alternarsi di eminenti studiosi
stranieri e italiani che si sono soffermati su diversi aspetti della
storia e della cultura della Val d'Agrò. Dalle tracce storiche
risalenti all'età romana (Antonino Pinzone) alla viabilità nella
Valdemone di età bizantina e normanna (Lucia Arcifa) alla fondazione
di SS Pietro e Paolo d'Agrò (Vera von Falkenhausen) a due documenti
inediti su Forza d'Agrò (Clara Biondi) a Messina ed il suo distretto
(Federico Martino), alla geografia del sacro (Henri Bresc, massimo
storico sui normanni e di Federico II) ai Peloritani fra Islam e
regno normanno (Annaliese Nef) ed ancora altri interventi.
Oggi, alle 9.30, si ricomincia con la relazione introduttiva di
Giuseppe Giarrizzo e si continuerà per tutta la giornata con altri
studiosi, fra cui Maria Concetta Calabrese, che relazionerà su «Le
famiglie, le strategie secoli XIV-XVIII».
Donatella Molino
sabato 21 Febbraio 2004 |
Meeting internazionale di studi
Comincia oggi alle 9, all'hotel
«Baia Taormina», il convegno internazionale di studi sulla Val
d'Agrò. Interverranno oltre 40 docenti deigrandi Atenei europei.
Donatella Molino
venerdì 20 Febbraio 2004 |
SOS da Scifì 194 le firme
su 248
residenti
Si è conclusa la raccolta di firme
relative alla petizione lanciata dal “Comitato Pro Scifì”, al fine
di ottenere misure risolutive permanenti per la soluzione di alcuni
problemi essenziali del piccolo centro della Val d’Agrò. Anche il
parroco don Francesco Broccio, ha sottoscritto il documento
manifestando con una lettera apprezzamento per l’iniziativa,
concordando con i contenuti della stessa ed auspicando che le
autorità in indirizzo prendano le conseguenti decisioni per
risolvere i problemi indicati nel documento.
I cittadini residenti
(ultradiciottenni) che hanno chiesto di firmare ed aderire al
documento sono stati 194, su 248. Degli amministratori locali in
carica, invece, ha aderito soltanto l’assessore Salvatore Garufi,
mentre non hanno ritenuto opportuno firmare il documento gli altri
componenti l’amministrazione, rappresentanti di Scifì: ovvero il
vicesindaco di Forza d’Agrò, Carmelo Lombardo; il capogruppo di
maggioranza, Nino Lo Presti, i consiglieri Pippo Bongiorno, Concetto
Russo e Fiorino Chillemi. Malgrado la defezione di buona parte
dell’amministrazione comunale, Scifì ha mostrato di concordare col
documento, attesa la notevole adesione, il cui risultato assume
maggiore rilevanza se si considera che gli effettivi votanti medi a
Scifì sono attorno ai 220. Inoltre, vi sono stati ulteriori 25
cittadini che, pur non essendo residenti, hanno voluto aderire al
documento, in quanto domiciliati o aventi interessi economici o
affettivi a Scifì.
Giuseppe Puglisi
venerdì 20 Febbraio 2004
|
Miliadò è il primo candidato sindaco. Ma che dirà il cognato?
Anche se alle elezioni
amministrative manca quasi un anno, a Forza D’Agrò c’è già il primo
candidato ufficiale a sindaco. E’ Bruno Miliadò, componente del
coordinamento provinciale di Forza Italia e leader del gruppo
politico che esprime il consigliere comunale Emanuele Di cara.
Miliadò ha comunicato ufficialmente la sua intenzione di candidarsi
a sindaco e di essere al lavoro per formare una squadra forte (anche
con accordi trasversali) e largamente rinnovata. Ed anche se per i
comuni con popolazione inferiore a 3000 abitanti (a Forza D’Agrò gli
elettori sono poco più di seicento) c’è l’accordo sulla proposta per
abolire il limite del terzo mandato, il sindaco uscente architetto
Carmelo Lombardo (vincitore della amministrative del 26 novembre
2000 con la lista “A cuddura” sostenuta anche da Miliadò) ha già
fatto sapere con largo anticipo di non avere alcuna intenzione di
ricandidarsi. Strada spianata per Miliadò? Forse no, perché dovrà,
prima vincere, all’interno dello stesso gruppo, la resistenza
dell’attuale presidente del consiglio (che è anche suo cognato),
Roberto Carullo, che aspira anche lui alla nomination. Ma tutto si
appianerà in tempo per preparare una campagna elettorale che dovrà
impegnare tutti i partecipanti, su qualunque fronte siano, a
lavorare anche dopo le elezioni per il rilancio del paese che non
merita il limbo in cui è relegato.
Giuseppe Puglisi
giovedì 19 Febbraio 2004 |
FORZA D'AGRO' Piccolagrandeitalia
E’ per domenica 28 marzo 2004
l'appuntamento con la prima edizione di "voler bene all'Italia":
Festa Nazionale della PiccolaGrandeItalia”, la giornata di
promozione dei piccoli comuni italiani che per un giorno metteranno
in mostra le proprie ricchezze invitando tutti i cittadini italiani,
e non solo, a scoprirne le tante e straordinarie bellezze, la
storia, i talenti talvolta nascosti. L’iniziativa si svolge sotto
l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica ed il contributo
dell’Enel. La giornata vedrà come protagonisti centinaia di
piccoli comuni che hanno aderito alla iniziativa. In Sicilia sono
dieci; in provincia di Messina tre: Caronia, e(su iniziativa di
Radio Libera 77) Forza D’Agrò e Savoca. Il mondo di
Piccolagrandeitalia è uno spazio, una vetrina, in cui i comuni già
coinvolti si presentano e invitano alla visita. PiccolaGrandeItalia,
è una campagna nata dall´iniziativa di Legambiente, Maurizio
Costanzo Show e Sette Corriere della Sera, ed in questi anni ha già
coinvolto tanti piccoli comuni in eventi di promozione del
territorio per valorizzare lo straordinario patrimonio di arte,
cultura, tradizioni, bellezze naturali e varietà eno-gastronomiche.
E’ importante rilanciare il ruolo e la visibilità dei Piccoli Comuni
rinnovando l´impegno dei Comuni stessi e lo scambio di esperienze.
In questa direzione il sito www.piccolagrandeitalia.it, vuole
rappresentare uno strumento per dar voce ai comuni della
PiccolaGrande Italia, farli conoscere e magari visitare, accettando
la sfida di un nuovo sviluppo di queste aree che passa anche dalla
capacità di mettersi in rete e promuoversi.
Giuseppe Puglisi
giovedì 19 Febbraio 2004 |
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico
Oggi 13.02.2004, come consuetudine, mi appresto a leggere i vari
articoli pubblicati dai diversi quotidiani. Uno in particolare mi incuriosisce
"È dissesto finanziario commissario in arrivo". Fin
qui quasi niente da obbiettare, ormai si conoscono benissimo le gravi
condizioni economiche in cui versa il comune di Forza d'Agrò. Queste gravi condizione sono state però per metà
tamponate. Difatti con il versamento dell'Inpdap di 210mila euro si
è respirata una buona boccata d'aria, perché con questo denaro si
andrà a coprire metà del deficit comunale. Il debito forzese ammonta
a circa 350mila euro. Quindi facendo due conteggi "casalinghi",
invece di fare i grandi economi e statisti, rimarrebbero circa
140mila euro di debiti. Solitamente il capitolo "debiti fuori
bilancio" viene annualmente coperto con 40mila euro, quindi
rimarrebbero 100mila euro. 60mila è il guadagno del primo anno di
affitto del convento che ci fa scendere ulteriormente a 40mila euro,
che potrebbero essere facilmente trovati all'interno del bilancio.
Ecco! Sanati i debiti. Ed invece si persevera con l'idea di "Alienare" (uso
lo stesso termine dell'articolo) i beni comunali partendo dal centro
diurno. Qui sorge spontanea la domanda: ma perché tutto questo
"interesse" nel vendere i beni comunali nascondendosi sotto la scusa
del pagamento dei debiti???? Quando si potrebbe affittare è con il
tempo tutti i cittadini potrebbero usufruire di questi benefici. Qui sorge allora spontanea la voglia di aprire una
parentesi e parlare del Convento Agostiniano. Quel convento, che al
dire di alcuni, mai
nessuno avrebbe voluto, che era solo una spesa per il popolo di
Forza d'Agrò, che dovevamo dare gratuitamente ad associazioni ed
ancora oggi non si sa bene perché, quel convento stupendo che a loro
dire doveva divenire sede comunale quasi come ultima spiaggia non
sapendo cosa farne e che oggi invece con 0 (Zero) pubblicità
e con una gara buttata li al suo destino frutterà grazie alla società Eumedinvest
di Catania, che si è aggiudicata la gara con un rialzo del 101%
, 180mila euro in tre anni. Una cosa è certa se per alcuni, ma non
per tutti, all'interno dell'amministrazione la migliore scelta è "
l'alienazione di immobili comunali" per i restanti e
per gran parte del popolo forzese quella di vendere i beni comunali
è la peggiore ipotesi.
Esprimi la tua opinione sulla vendita dei
beni comunali.
venerdì 13 Febbraio 2004 |
Municipio di forza d'Agrò
È dissesto finanziario commissario in arrivo
Il recente versamento dell'Inpdap
di 210mila euro, in favore del Comune, non risolverà del tutto le
gravi carenze finanziarie. Questo quanto si respira nel municipio
del centro collinare. Una boccata d'ossigeno evidentemente c'è
stata, ma certo non basterà a sanare le defaillance delle casse
comunali. Se da un lato la cifra proveniente dall'Ente previdenziale
coprirà solo alcuni dei debiti fuori bilancio, soggetti ad atti
giudiziari esecutivi, il resto dei crediti risalenti ad
Amministrazioni comunali passate non ha alcuna copertura
finanziaria. Alla difficile situazione si è aggiunto, nei mesi
passati, l'insediamento di un commissario ad acta per il pagamento
di alcuni crediti in favore di uno studio legale e si preannuncia
l'arrivo di un altro commissario per il pagamento di altri cospicui
debiti fuori bilancio. Il ventaglio delle soluzioni che si
prospettano per il Comune non sono nemmeno molte. Sistemata la
gestione del convento agostiniano, da molti viene invocata
l'alienazione di immobili comunali, come il centro diurno, per cui
bisognerà considerare una variante per la destinazione d'uso (turistica-ricettiva?)
e provvedere alla vendita della struttura, che non è stata mai
completata. La possibilità di effettuare la variante è stata
chiaramente suggerita dalla Regione, ma finora è mancata una precisa
volontà politica da parte forzese. E il tempo non aspetta il
tergiversare dell'Amministrazione di Carmelo Lombardo, che dovrà
trovare diverse soluzioni per portare avanti le sorti finanziarie
del Comune. Se poi si aggiunge il fatto che la Cassa Depositi e
Prestiti ha negato l'accensione di un mutuo e finora non c'è stato
alcun ripensamento, la situazione appare davvero gravosa.
La tesoreria al Banco di Sicilia. È stata affidato all'agenzia di S.
Teresa del Banco di Sicilia, il servizio di tesoreria comunale. Dopo
due gare d'appalto andate a vuoto, il Comune ha confermato il
servizio all'istituto di credito santateresino
Donatella Molino
venerdì 13 Febbraio 2004 |
Forza
d'Agrò: versamento dell'Inpdap
Boccata d'ossigeno per il Comune
Si aggira sui 210mila 363 euro la
somma che l'Inpdap ha versato il 28 gennaio scorso, presso un
istituto di credito di Messina, in favore del Comune. Il prof.
Raffaele Tommasini, incaricato dalla municipalità per la riscossione
della somma, lo aveva già comunicato al Comune, rendendo noto che
l'ente previdenziale aveva versato l'ingente somma così come
disposto da una sentenza del Tribunale di Messina del 20 dicembre
2002. L'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Carmelo
Lombardo, ha potuto conoscere ieri l'ammontare della somma di cui
potranno beneficiare le casse comunali, notoriamente «anemiche». Già
alla fine di gennaio, tramite il prof. Tommasini, con una missiva
dell'Inpdap, a firma del dirigente Giuseppe Amato, era stato
comunicato il versamento. È passato un anno dalla sentenza del
tribunale per rientrare in possesso delle somme, con interessi,
indebitamente riscosse, nel periodo tra il 1991 ed il 1993, per un
errore dell'allora tesoriere comunale Antonino Carnabuci. La vicenda
scoppiò nel '98, quando presso la Cassa Depositi e Prestiti si
accorsero che mancavano le rate semestrali di un mutuo acceso dal
Comune per cui venne applicata una penale e fu chiesto il saldo del
dovuto, complessivamente 400 milioni delle «vecchie lire». Il
tesoriere quelle rate le aveva regolarmente versate, ma sul numero
di conto corrente sbagliato, ossia su quello dell'Inpdap. Con la
Cassa si procedette ad una transazione; mentre contro l'ente
previdenziale, sul cui conto erano finiti circa 200 milioni, si
passò in giudizio con i risultati odierni, favorevoli al Comune.
Donatella Molino
mercoledì 11 Febbraio 2004 |
Miglioramento dei servizi telematici
Sarà installato, in questi giorni
nel centro collinare, il sistema «Wireless» per il miglioramento dei
servizi telematici. Una comunicazione «senza fili» che migliorerà e
faciliterà i sistemi odierni di telefonia.
Donatella Molino
domenica 08 Febbraio 2004 |
Aggiudicato appalto del centro urbano
La ditta «Teodoro Bruno» di Capo
d'Orlando ha vinto il sorteggio per l'appalto dei lavori di
riqualificazione delle zone degradate adiacenti al castello
normanno.
Ieri mattina, alle 11, la ditta orlandina ha superato le altre due
concorrenti: «Meta costruzioni» di Paternò e «MaGi» di Gravina di
Catania nel particolare testa a testa. Tutte e tre le ditte avendo
presentato lo scorso 27 gennaio, all'apertura delle buste, la stessa
percentuale di ribasso pari al 19,63%, su un importo a base d'asta
di 237 mila 765 euro e 39 centesimi, quindi con offerte pari a 186
mila 577 euro e 52 centesimi, hanno dovuto affrontare il sorteggio.
Donatella Molino
sabato 07 Febbraio 2004 |
Riqualificazione: gara d'appalto
Oggi, alle 11, si terrà il
sorteggio fra le tre ditte per l'aggiudicazione della gara d'appalto
per la sistemazione e la riqualificazione delle zone adiacenti il
castello normanno.
Donatella Molino
venerdì 06 Febbraio 2004 |
Lavori dell'Enel: oggi black out
Giornata di black out, oggi, nel
centro collinare. L'Enel ha fatto sapere che dalle 9.30 fino alle
15.30 saranno effettuati dei lavori sulle centraline per cui in
molte zone del territorio forzese mancherà l'energia elettrica
Donatella Molino
giovedì 05 Febbraio 2004 |
Restauro centro storico: 3 in corsa
Venerdì 6 febbraio, alle 11, si
terrà al Comune il sorteggio per l'aggiudicazione provvisoria dei
lavori di riqualificazione delle zone degradate adiacenti il
castello normanno.
Tre le ditte arrivate pari merito al traguardo, dopo una lunga
scrematura di ben 101 offerte: «Bruno Teodoro» di Capo d'Orlando,
«Meta-Costruzioni» di Paternò e «Ma.Gi.» di Gravina di Catania.
Le tre ditte hanno presentato la stessa percentuale di ribasso del
19,63%, su un importo a base d'asta di 237 mila 765 euro 39
centesimi, quindi, con offerte pari a 186 mila 577 euro 52
centesimi. La commissione di gara presieduta da Carmelo Trimarchi e
costituita da Santa Irrera, Flavia Gentile e Rosina Carciotto ha
lavorato due giorni per poter esaminare le 101 offerte e concludere
lo screening nella tarda serata di mercoledì.
Su tutte le offerte, pervenute martedì mattina, soltanto due sono
state escluse mentre le restanti hanno «gareggiato» fino alle tre
finaliste che dovranno ora affrontare, così come prevede la legge
che regola le gare d'appalto a pubblico incanto, il sorteggio.
L'opera sarà interamente finanziata dal Pit 13, che ha stanziato
400mila euro per la riqualificazione della zona adiacente al
castello normanno, risalente – secondo la tradizione – all'XI-XII
secolo.
L'intera area sarà soggetta ad un restyling in grande stile, su
progetto di Maria Famiani e Maria Bombara, puntando alla
riqualificazione ed alla valorizzazione di un centro storico, che
per la sua semplicità architettonica e l'eleganza dei suoi palazzi è
invidiato da tutti.
Donatella Molino
venerdì 30 Gennaio 2004 |
Inpdap debitore della municipalità
L'Inpdap accrediterà al Comune
120mila euro. Lo ha comunicato al Comune il prof. Raffaele Tommasini
rendendo noto che l.Ente previdenziale ha versato il 20 gennaio
l'ingente somma come previsto da una sentenza del Tribunale di
Messina del 20 dicembre 2002.
Donatella Molino
venerdì 30 Gennaio 2004 |
Riqualificazione del centro storico
Si è protratto, fino ad ieri sera,
lo screening delle offerte pervenute alla commissione di gara per
l'affidamento dei lavori di riqualificazione delle zone adiacenti il
castello normanno, finanziati dal Pit 13. Centouno le offerte
sopraggiunte al Comune.
Donatella Molino
giovedì 29 Gennaio 2004 |
Restituite le somme incassate indebitamente dall'inpdap
L’Inpdap ha comunicato al comune
di Forza di Agrò di avere versato nelle casse comunali le somme
indebitamente riscosse nel periodo tra il 1991 ed il 1993 per un
errore dell’allora tesoriere comunale Antonino Carnabuci. C’era
stata una sentenza del tribunale di Messina dell’anno scorso,
conclusiva del giudizio promosso dal comune di Forza D’Agrò contro
l’Istituto di previdenza per ottenere la restituzione del capitale e
degli interessi maturati sullo stesso. La vicenda si trascinava dal
1998 quando alla Cassa depositi e prestiti si accorsero che
mancavano le rate semestrali del mutuo accesso dal comune di Forza
D’Agrò per cui applicarono la penale e chiesero il saldo del dovuto,
Una tegola da quattrocento e passa milioni delle vecchie lire. Il
tesoriere, che quelle rate aveva regolarmente versato, si accorse di
averle pagate sul numero di conto corrente sbagliato. Con la CdP si
arrivò ad una transazione mente l’Inpdap, sul cui conto erano finiti
circa 200 milioni, restituì il capitale ma non gli interessi. Il
comune con l’avv. Raffaele Tommasini citò in giudizio l’Itsituto di
Previdenza che il Tribunale condannò a pagare interessi spese e
penale. Oggi il versamento nelle casse comunali di quanto sancito
dal tribunale la vicenda si è definitivamente chiusa.
Giuseppe Puglisi
mercoledì 28 Gennaio 2004 |
Trovato il corpo di Domenico Muscolino
E’ stato trovato morto l’uomo di
Santa Teresa di Riva del quale non si avevano notizie da venerdì 9
gennaio. Dopo diciannove giorni il cadavere di Domenico Muscolino,
30 anni, è affiorato dalla vasca di irrigazione dell’agrumeto di
famiglia, in contrada Ligorìa, nella zona vicino alla discarica
comunale, dove, probabilmente, si era gettato lo stesso giorno della
sua scomparsa, al culmine di una nuova crisi depressiva. A vederlo
affiorare è stato il padre, Aurelio, che in mattinata si era recato
nell’agrumeto sulle prime colline di Santa Teresa di Riva per
raccogliere della legna e dove nei giorni scorsi aveva più volte
cercato il figlio scomparso. Sul bordo della vasca ricolma d’acqua
affiorava il cadavere dell’uomo, i tratti resi quasi irriconoscibili
per la lunga permanenza sottacqua.. Sulla causa della morte,
comunque, non ci sono dubbi: si è annegato tra le zagare ed i limoni
di casa sua.
Giuseppe Puglisi
mercoledì 28 Gennaio 2004 |
Forza d'Agrò
Il centro storico cambierà look
Centouno offerte sono pervenute,
ieri mattina, al Comune per la gara d'appalto della riqualificazione
e valorizzazione delle zone degradate a contorno del castello
normanno. L'affidamento a pubblico incanto andrà all'offerta con il
maggior ribasso, partendo da un finanziamento di 400mila euro
proveniente dal Pit 13. In mattinata è cominciato l'esame
delle numerose offerte pervenute che saranno accolte dalla
commissione di gara composta dai rappresentati del Pit, fra cui il
responsabile del project financing, Carmelo Trimarchi. L'opera
interesserà buona parte del centro storico forzese che culmina
appunto al castello, costruito - secondo la tradizione - tra l'XI e
XII secolo dal gran conte Ruggiero e punterà alla valorizzazione di
uno dei beni paesaggistici più suggestivi della riviera jonica. Il
progetto è stato redatto da Maria Famiani e Maria Bombara e l'iter
procedurale burocratico è durato quasi un anno; solo all'inizio di
dicembre, infatti, è stato notificato al Comune il decreto di
finanziamento da parte della Regione. Peccato che l'intera zona
dovrà fare a meno del progetto d'illuminazione artistica del centro
storico, bocciato a suo tempo, che avrebbe in qualche modo reso più
completa l'opera di riqualificazione dell'intera area. Intanto,
Forza d'Agrò potrà giovarsi di un importante intervento che
riqualificherà il suo centro storico, ancora per molti aspetti
intatto, con la speranza che prossimi progetti interessino la rocca
del castello bisognosa di «attenzioni» e pronti interventi.
Donatella Molino
mercoledì 28 Gennaio 2004
|
Il Comune incasserà 180 mila euro in tre anni per il Convento.
Il
consigliere Di Cara aveva ragione.
Il convento agostiniano di Forza
D’Agrò è stato affidato in gestione alla società Eumedinvest di
Catania che ha raddoppiato l’offerta base dell’asta portandola a 60
mila euro all’anno. Alla gara, svoltasi ieri, hanno partecipato
un’altra società ed un consorzio turistico che avevano offerto
aumenti tra il 50 ed il 70%. L’amministrazione comunale di Forza
D’Agrò aveva deciso di affidare in gestione l’imponente struttura
medioevale – che tre anni fa era stata recentemente sistemata per
ospitare convegni e congressi e comunque eventi di promozione
culturale - dopo che alcuni consiglieri comunali guidati da Emanuele
Di Cara si erano opposti a che il convento fosse affidato in
comodato d’uso gratuito ad una associazione no profit. Il comune per
un anno incasserà € 60.330.
Giuseppe Puglisi
23 gennaio 2004 |
Affidata la gestione del convento
Forza d'Agrò.
Soltanto
tre le offerte pervenute: appalto vinto da una ditta catanese
Il convento agostiniano (nella
foto) avrà finalmente una gestione. La gara per l'affidamento è
stata vinta, ieri mattina, dall'«EumedInvest» di Catania, che ha
presentato un'offerta di 66mila 330 euro. Il bando di gara prevedeva
un importo a base d'asta di 30mila euro e le offerte ammesse erano
solo quelle in aumento sul prezzo di partenza. Alla gara hanno
partecipato solo tre società, tutte di fuori provincia. Oltre a
quella vincitrice le altre concorrenti erano: «Consorzio turistico
mediterraneo» che ha presentato l'offerta di 52mila 830 euro e «Infinity
media» con 45mila 330 euro. La commissione di gara, presieduta dal
segretario comunale Antonino Lo Monaco, ha impiegato poco per
procedere all'assegnazione provvisoria data l'esiguità delle offerte
pervenute ieri mattina, entro le 9, a tal punto che il verbale di
gara è stato redatto nella stessa mattinata. Inutile dire che
l'assegnazione dell'affidamento rappresenta un momento importante
per Forza d'Agrò e l'intera zona jonica. La stessa finalità
dell'affidamento è chiara: realizzazione di eventi di promozione
culturale e turistica. La vocazione per il quattrocentesco cenobio è
stata determinata dall'Amministrazione comunale guidata da Carmelo
Lombardo, che con delibera n° 33 di Giunta del 29 aprile 2003
approvando le linee guida e le direttive per l'affidamento della
gestione del convento, aveva demandato ai competenti uffici comunali
l'iter burocratico per procedere all'aggiudicazione che si
attendeva, ormai, da due anni. Per la precisione dal giugno 2002
quando, alla presenza di Salvatore Cuffaro, fu inaugurato il
convento. Seguì, poi, la polemica fra il Comune e l'Archeoclub «Val
d'Agrò» proprio per la gestione. Superata la bufera, trascorse quasi
un anno di silenzio fino allo scorso aprile e ancora fino a ieri. Ma
comunque a sorprendere, forse per la poca pubblicità o forse per il
«disinteresse» che suscita una struttura adibita «solo» alla
cultura, è stata la poca affluenza di offerte e soprattutto la
mancanza di società provenienti dalla nostra zona. La struttura, che
ha fatto gola in altri «lidi», sarà gestita per tre anni dalla «EumedInvest»,
a partire dal giorno della stipula del contratto, nel quale dovrà
essere presentata apposita polizza assicurativa contro incendio,
furto, danneggiamento del convento e il cui importo sarà stabilito
nella convenzione che si stipulerà fra le parti.
Aggiudicazione definitiva fra 7 giorni. Per l'aggiudicazione
definitiva bisognerà attendere sette giorni, dopo di che sarà tutto
predisposto per la firma del contratto. La somma di 66mila 330 euro
dovrà essere corrisposta al Comune annualmente. Ora, si attendono le
proposte culturali che la società aggiudicataria offrirà a Forza
d'Agrò.
Donatella Molino
venerdì 23 Gennaio 2004
|
Comune di Forza d'Agrò
La maggioranza si è «ricompattata»
Con il summit tenutosi mercoledì
sera, la maggioranza consiliare si è «compattata» in ogni suo rango.
Non è neanche esclusa l'apertura all'opposizione in quest'ultimo
scorcio di legislatura.
Donatella Molino
venerdì 23 Gennaio 2004
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Obbligo di soggiorno
per 2 coniugi
Convalidato l'arresto di Giovanni
Silaro e Giuseppa Nicita, che assalirono Vincenzo Costa; in attesa
del processo ai due è stato imposto il soggiorno obbligato nel paese
di residenza: Forza d'Agrò.
Donatella Molino
venerdì 23 Gennaio 2004
|
Sessanta mila euro
per il Cenobio
Il Convento Agostiniano frutterà,
al Comune di Forza d'Agrò, 60.330,00 euro l'anno. Si è tenuta oggi,
giovedì 22 gennaio, la gara per l'aggiudicazione del pubblico
incanto relativa all'affidamento della gestione del Convento
Agostiniano per la realizzazione di eventi di promozione culturale.
Ad aggiudicarsi la gara la ditta "Eumedinvest s.r.l." che ha offerto
un aumento a base d'asta del 101,1000%. Sbarrando la strada alle
altre due offerte presentate dalle ditte: "Infinity Media", che ha
offerto un aumento del 51,10000% pari a 45,330 euro, e "Consorzio
turistico Mediterraneo" che ha offerto un aumento del 76,10000% pari
a 52.830,00. Sicuramente una manna dal cielo per una amministrazione
che giornalmente è costretta a lottare con i debiti. Qualche
sorpresa, invece, per gli scettici che non credevano nel vero
potenziale della struttura. Una certezza piuttosto è quella che il
Convento può divenire il gancio di traino per l'intero paese.
giovedì 22.01.2004 |
Gestione del
convento: oggi l'appalto
Si terrà oggi, alle 10, la gara
d'appalto per l'affidamento della gestione del convento agostiniano;
l'importo a base d'asta è di 30mila euro.
Donatella Molino
giovedì 22.01.2004 |
S. Alessio, la
giustizia «fai da te» di una coppia. Dopo
l'aggressione arresti confermati
S. Alessio. In attesa della
decisione del giudice resteranno agli arresti domiciliari G. S. e G.
N., la coppia di coniugi che sabato sera ha aggredito con un
taglierino, sul lungomare Vincenzo Costa, 60 anni. Un'aggressione
che è costata al ferito il ricovero al «Papardo» per un intervento
delicato di chirurgia plastica alla mano destra dal momento che
rischiava di perdere la funzionalità del dito anulare. Le tracce di
sangue della colluttazione sono ben visibili sul lungomare, in
direzione di via Musumeci, per cui è presumibile che Costa abbia
perso molto sangue.
L'aggressione è avvenuta intorno alle 19, proprio davanti
all'abitazione della vittima che è stato assalito, da quanto si è
potuto ricostruire, mentre stava rientrando a casa. I colpi agli
arti superiori sono stati inflitti con un taglierino mentre Costa
cercava di difendersi il volto con tutte e due le mani. A fermare
l'aggressione è intervenuto uno dei figli che ha subito condotto il
padre alla Guardia medica, poi all'ospedale «S. Vincenzo» di
Taormina e nella notte al «Papardo». Informati i carabinieri, marito
e moglie sono stati subito individuati.
Sul movente dell'aggressione c'è molto riserbo, anche se pare sia
stata scatenata da presunte «attenzioni» di Costa nei confronti
della figlia minorenne della coppia.
Donatella Molino
martedì 20 Gennaio 2004
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Di Scifì i due
coniugi che hanno aggredito il pensionato a S. Alessio. Avrebbe
molestato la loro figlia di 12 anni
S.ALESSIO - Avrebbe molestato la
figlia dodicenne della coppia di Scifì (di cui omettiano i nomi
per non ledere la privacy della ragazzina) il pensionato che è
stato aggredito sabato sera sul lungomare di Sant'Alessio dai
coniugi arrestati e assegnati ai domiciliari nelal loro casa di
Forza D’Agrò dal sostituto procuratore Vincenzo Chiofalo. E'
quanto ha dichiarato l'avvocato dei due, Anna Retto, che adesso
sta valutando l'ipotesi di sporgere denuncia per quelle molestie.
La ragazzina, dopo avere subito le attenzioni particolari di
Vincenzo Costa, 60 anni, ha raccontato tutto a genitori che invece
di querelare hanno deciso di dare una bella lezione al presunto
maniaco. Che però smentisce tutto. Come è noto sabato sera i
coniugi attesero sul Lungomare che il Costa rincasasse e poi lo
hanno aggredito con un taglierino probabilmente per dargli una
lezione. Costa era stato soccorso dal figlio e mentre veniva
avviato all’ospedale scattavano le indagini dei carabinieri che
immediatamente rintracciavano la coppia contestando la flagranza
di reato. Da qui l’arresto immediato.
Giuseppe Puglisi.
19 Gennaio 2004
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Riqualificazione di
Scifì: variante al progetto
"Turbinio" di polemiche sugli interventi e appello degli
abitanti alle principali cariche dello Stato
La Giunta municipale ha deliberato
una variante per la riqualificazione di zone degradate della
frazione Scifì e la sistemazione della piazzola della raccolta
differenziata dei rifiuti. La somma prevista dal progetto in
variante, finanziato da un decreto della Regione lo scorso giugno, è
di 74mila euro. I lavori sono cominciati al termine dell'estate,
seguiti da una striscia di polemiche fra i lavoratori e
l'Amministrazione comunale su vari problemi di natura politica e
non, fra cui il monte ore di lavoro giornaliero.
Non sembra nata sotto una buona stella, quindi, l'opera di
riqualificazione che interessa la frazione forzese, al centro, in
queste ultime settimane, di un «turbinio» di polemiche penetrate
all'interno della compagine amministrativa. Come non da ultimo
l'«appello» lanciato a tutte le cariche dello Stato da un gruppo di
cittadini per un maggiore interesse verso il piccolo centro. I
cittadini scrissero qualche settimana fa: «La nostra iniziativa trae
origine dalla presa d'atto del fallimento delle scarne politiche
comunali e provinciali in ordine alla soluzione dei problemi
principali di Scifì (Guardia Medica, scuola, scavi archeologici,
Piano regolatore, sviluppo artigianale e commerciale, viabilità),
trattata troppo spesso, al municipio ed al Palazzo dei Leoni, come
il mendicante di turno». Si lega a questa mancata attenzione da
parte della politica – secondo il comitato di Scifì – alle esigenze
della cittadinanza, la confusione dell'amministrazione comunale di
Forza d'Agrò.
Summit di maggioranza. Domani si cercherà di riannodare i fili della
maglia sfilacciata e raggrinzita della maggioranza. Il sindaco,
Camelo Lombardo, ha chiamato a raccolta tutti quanti, assessori e
consiglieri, all'incontro del gruppo amministrativo, che si terrà
alle 18,30. Dal vice sindaco Carmelino Lombardo al resto della
Giunta (Sebastiano Stracuzzi, Domenico Gentile, Salvatore Garufi),
al presidente del Consiglio Roberto Carullo e a tutti gli altri
consiglieri di maggioranza, Nicola Gentile, Antonino Lo Presti
(capogruppo) Carmelo Risini, Emanuele Di Cara, Joseph Bondì,
Giuseppe Buongiorno dovranno intervenire per venire a capo di una
situazione che ha dell'incredibile e che si è venuta a palesare nel
Consiglio comunale di martedì scorso. L'anomala seduta ha messo in
luce le divergenze che si sono accumulate in questi primi due anni e
mezzo d'Amministrazione Lombardo.
Donatella Molino
domenica 18 Gennaio 2004
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Comune
di Forza d'Agrò
Tante
incomprensioni
maggioranza in crisi
La confusione
regna sovrana nella maggioranza. Il culmine dell'incomprensione e
della mancanza di dialogo all'interno della compagine amministrativa
si è raggiunto martedì sera durante il Consiglio. Non tanto per gli
argomenti all'ordine del giorno (riconoscimento di debiti fuori
bilancio, la solidarietà per la richiesta dello stato di calamità
nei confronti del Comune di S. Alessio a seguito della mareggiata
dello scorso dicembre) quanto per l'inasprirsi delle
contrapposizioni all'interno del gruppo del sindaco Carmelo
Lombardo, che dovrà presto riannodare le fila del suo gruppo se
vuole arrivare alla fine della legislatura. Una seduta anomala si è
tenuta martedì. In seconda convocazione l'assenza del presidente del
Consiglio Roberto Carullo (nella foto), del suo vice Nicola Gentile
oltre che dei consiglieri Emanuele Di Cara, Giuseppe Bondì e Carmelo
Risini in disaccordo con il resto della maggioranza (ossia Antonino
Lo Presti e Giuseppe Bongiorno), ha lasciato campo libero alla
minoranza, che ha presieduto la seduta con Renato Micali. Ma,
l'effetto sorpresa (non manca in quest'ultimo periodo a Forza nella
frazione Scifì) si è avuto quando il capogruppo della maggioranza Lo
Presti ha chiesto che si votassero e si bocciassero gli argomenti
all'ordine del giorno. La minoranza ha avvallato la proposta e la
crisi nella maggioranza si è aperta.
Donatella Molino
17 Gennaio 2004
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Maggioranza battuta
in un consiglio anomalo
Maggioranza battuta ieri a Forza
D’Agrò in una riunione di consiglio disertata da cinque consiglieri
di maggioranza tra i quali il presidente Roberto Carullo ed il suo
vice Nicola Gentile oltre che da Emanuele Di Cara, Giuseppe Bondì e
Carmelo Risini. La riunione, tenutasi in seconda convocazione dopo
un’ora, ha visto presenti oltre ai cinque consiglieri di minoranza
anche due consiglieri di maggioranza, il capogruppo Nino Lo Presti e
Giuseppe Bongiorno, la cui presenza ha consentito la validità della
seduta, presieduta dal consigliere anziano, Renato Micali,
capogruppo di minoranza. A quel punto il capogruppo di maggioranza
Lo Presti ha chiesto che si votassero e si bocciassero i tre
argomenti all’ordine del giorno che riguardavano il riconoscimento
di debiti fuori bilancio. La minoranza non se l’è fatta ripetere due
volte, facendo esplodere, così, le contraddizioni i nella
maggioranza. L’atteggiamento di dissidenza dei due consiglieri Lo
Presti e Bongiorno appare però, piuttosto che una rottura vera e
propria, un segnale inequivocabile nei confronti del sindaco,
Carmelo Lombardo, verso il quale, all’interno della stessa
maggioranza, c’è più di una insoddisfazione. E’ stata, quindi,
chiesta una riunione del gruppo (giunta e consiglio) per una
verifica della tenuta della coalizione di maggioranza e per chiarire
alcuni aspetti della gestione politico – amministrativa di questa
prima metà del mandato elettorale e per trovare una intesa sul
restante periodo di legislatura. La minoranza, che cercava spazio
nella dicotomia di maggioranza sostenendo la parte che si era
allineata sulle posizioni del sindaco, sembra abbia, in questa fase,
scelto la linea della fermezza , sperando nella prossima campagna
elettorale di potere traghettare il paese verso una nuova fase
politica in cui sviluppo e trasparenza non restino solo parole di un
asettico programma elettorale.
Giuseppe Puglisi.
14 Gennaio 2004
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Forza d'Agrò. In
occasione del centenario della nascita presentato il libro di Angelo
Scivoletto
Giorgio La Pira è lì, in quella
piccola grande foto, a sovrastare il tavolo degli importanti
relatori che domenica scorsa al convento agostiniano hanno reso
omaggio alla sua figura.
Con le braccia aperte ad accogliere tutti in un afflato universale,
a «tracciare» con le sue mani le sue idee, le idee di tutti,
valicando i confini dell'uomo, Giorgio La Pira era più che presente
in quella sala. Quelle braccia spalancate che sembrano oltrepassare
i contorni di una semplice foto e che hanno superato, nella realtà,
i limiti dell'agire dell'uomo. Uomo inteso nella sua natura
preminente sociale e, quindi, politica. Una politica speciale, vera
con la «P» maiuscola, poco rintracciabile soprattutto nel nostro
presente. Così l'ha disegnata, con tratti che non rivestono nessuna
vuota e retorica celebrazione, Angelo Scivoletto che ha scritto di
La Pira una biografia «autorizzata», per l'appunto: «Giorgio la
Pira, la politica come arte della pace». Ricordi, immagini del
politico-apostolo, siciliano per nascita, ma del mondo per scelta
che Scivoletto («Il tesoro più grande è stato vivere con La Pira»)
con tanta semplicità ha tratteggiato: «Giorgio La Pira era un uomo
disarmato e disarmante. Riusciva a mobilitare tutti, muoveva sé
stesso come uomo politico, come sindaco di Firenze e riusciva a
fare, a realizzare le sue idee». La dimensione del fare, lontana
dalla politica di oggi, la dimensione dell'impegno, così dimenticata
da tutti noi, la dimensione del cristiano, così preminente in
Giorgio La Pira. Sempre Scivoletto: «Non era il comunistello di
sagrestia o il comunista cattolico appartenente alla nostra
mentalità borghese; era un uomo che sapeva capire, distaccarsi e
girare il mondo». Tante le incrostazioni ideologiche che la figura
di La Pira ha portato su di sé e con sé. Ma oggi si tende a non
incasellare l'esperienza unica di un uomo che ha visto più lontano
degli altri. Un uomo immerso nel suo Mediterraneo, che ha intuito,
come un artista – come ha indicato il moderatore dell'incontro
Arrigo Pasquini – ciò che il mondo avrebbe riservato, ciò di cui il
mondo avrebbe avuto bisogno.
«Un uomo – come ha ricordato Leoluca Orlando – che apparve anormale,
poi divenne profeta e ora sta diventando santo». E proprio su quest'eventualità
che Orlando provocatoriamente ha voluto lanciare un appello per
mettere al riparo la pura dall'essere canonizzato. Infatti secondo
l'ex sindaco di Palermo, Giorgio la Pira rimase sempre sé stesso,
nonostante tutte gli appellativi a lui affibbiati, e insegnò a tutti
quanti che il potere non è solo quello politico. Di Giorgio La Pira,
grazie al prof. Marcello Saija della facoltà di Scienze politiche
dell'Ateneo di Messina, si sono potute conoscere le radici del
pensiero, formatosi proprio nella città peloritana. Dalle
testimonianze e dai documenti storici che il prof. Saija ha
rintracciato conosciamo un La Pira, attirato (siamo nel 1922) dal
fascismo, una posizione che poi inevitabilmente già, nel '24, muterà
grazie alla vicinanza del filosofo scrittore messinese Guido Ghersi.
Un delicato e poetico ricordo è stato rivolto a Giorgio La Pira da
Oreste Bisazza Terracini dell'«Associazione giuristi ebrei» e
governatore dell'Università di Gerusalemme, che ha colto nella
figura del politico la dimensione dell'amore, della giustizia e
quindi della pace. La pace è il comune denominatore della vita
dell'opera di La Pira, ricordato dal nipote Giorgio e dal segretario
generale dell'Istituto Giorgio La Pira, Salvatore Donato. Per quella
pace che il politico-apostolo ammoniva ai paesi di tutto il mondo,
alle religioni di tutto il mondo «Se non lo fate per amore, fatelo
per forza». Naturalmente con le sue braccia spalancate, il suo
sorriso aperto ed il suo sguardo gioioso.
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Donatella Molino
14 Gennaio 2004
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Forza d'Agrò in un
cd del Liceo Classico
SANTA TERESA DI RIVA – Sabato
alle 10 gli studenti del liceo classico “Enrico Trimarchi” di
Santa Teresa di Riva presenteranno il Cd rom sui beni culturali e
le tradizioni di Savoca e Forza D’Agrò realizzato in italiano,
francese, inglese e spagnolo, dopo un certosino lavoro di ricerca.
Il gruppo di lavoro era coordinato dai professori Anna Cacciola,
Rosario Riganello, Concetta Ventura, Giuseppa Giocondo, Carmela
Maccarrone. Impegnati gli studenti della terze classi, sezioni A e
B (tutor Angelo Moschella e Adriana Trovato). I testi sono stati
letti da Mariagiovanna Puglisi, Marianna Trimarchi, Natale
Briguglio, Carmela Maccarrone. Saranno presenti il preside prof.
Rosario Calabrese ed i sindaci dei due comuni. Giuseppe Puglisi,
14 gennaio 2004
Giuseppe Puglisi.
14 Gennaio 2004
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Scomparso uomo di
30 anni
SANTA TERESA DI RIVA – Ancora
nessuna notizia dell’uomo di Santa Teresa di Riva che è scomparso
da cinque giorni. Domenico Muscolino, 30 anni, (NELLA FOTO) da
sabato non dà notizie di se alla famiglia che risiede in via
Sparagonà, nonostante gli appelli su radio, televisioni e giornali
del padre Aurelio e dei congiunti che, disperati, assistiti
dall’avvocato Venera Nicita, hanno denunciato la scomparsa ai
carabinieri di Santa Teresa di Riva che hanno avviato le indagini
del caso e le informative di ricerca in tutta Italia mentre la
zona ionica è stata tappezzata di manifesti con la riproduzione
della foto di Mimmo Muscolino e le sue caratteristiche fisiche.
L’uomo stava attraversando un momento particolare, deluso anche
dal fatto di non essere riuscito a trovare un lavoro stabile, dopo
una esperienza in provincia di Lecco. Ultimamente aveva seguito
con particolare interesse l’attività di don Domenico Di Natale,
parroco, oggi in pensione, di Forza D’Agrò. La frequentazione era
assidua, lo accompagnava a Forza D’Agrò ed aspettava paziente che
terminasse il suo servizio pastorale, impiegando il tempo leggendo
un libro nella villetta sotto l’hotel Souvenir, oppure facendo
lunghe passeggiate sul Belvedere di Forza D’Agrò. Da quando il
reverendo Di Natale era andato in pensione, Muscolino non si era
più recato a Forza D’Agrò, anche, pare, per l’acuirsi del suo
stato psichico. Lo si vedeva spesso, durante le giornate di sole,
sul lungomare di Santa Teresa di Riva, dove si fermava a leggere
qualche libro od il giornale. Le sue giornate passavano così,
sempre, comunque, controllato da vicino dai familiari, che ne
seguivano gli spostamenti con discrezione. Poi, comunque, tornava
sempre a casa. Domenica deve essere successo qualcosa ed il lento
scorrere della giornata deve avere avuto un cambiamento. I
familiari e gli amici lo hanno cercato, setacciando i luoghi che
era solito frequentare. Niente, era scomparso. Dopo due giorni,
hanno denunciato l’accaduto al maresciallo Maurizio La Monica
comandante della stazione dei carabinieri di Santa Teresa di Riva.
Giuseppe Puglisi.
14 Gennaio 2004
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Convegno su Giorgio La Pira al Convento Agostiniano
I 100 anni del
"Sindaco della pace"
I cento anni dalla nascita del "politico-apostoloico"
saranno celebrati dall'Istituto "Giorgio La Pira" di Forza d'Agrò
presso il Convento Agostiniano, oggi, alle 15.30, con la
presentazione del libro di Angelo Scivoletto "Giorgio La Pira: la
politica come arte della pace".
Al convegno al quale si prevede un
notevole afflusso di studiosi e di pubblico, interverranno
l'onorevole Leoluca Orlando, l'Avvocato Oreste Bisazza Terraccini
(dell'associazione "Giuristi Ebrei") e il professore Marcello Saija
dell'università di Messina ateneo presso il quale il "sindaco della
pace" studiò negli anni giovanili e iniziò i suo percorso formativo
sul fronte culturale e dell'ecumenismo religioso, dell'approccio a
una politica nuova per garantire la pace nel mondo, allora percorso
da forti divisioni e da continui venti di guerra.
Nel suo libro il professore
Scivoletto, studioso della vita del "politico-apostolo" ripercorre
le tappe sapienti dell'opera del grande Siciliano, che da sindaco di
Firenze, riuscì a dialogare con i potenti della terra (Russia, Cina,
Vietnam, nazioni allora considerate "Forze del male") e con i capi
delle religioni monoteiste (Cristiani, Islamici ed Ebrei) per
concordare un percorso comune proprio al fine di "far scoppiare la
pace in ogni parte del mondo".
Sarà Giorgio La Pira Junior,
presidente dell'Istituto intitolato allo zio, unitamente al
segretario generale salvatore Donato, a portare il saluto di
benvenuto ai convegnisti. Al termine dei lavori sarà celebrata nella
chiesa dell'ex Convento una Santa Messa in suffragio del "Sindaco
della pace". |
Presepe vivente una
manifestazione da valorizzare
Anche quest’anno il Presepe
Vivente di Forza D’Agrò non ha deluso le aspettative di spettacolo
e di tradizione e nelle due giornate di rappresentazioni ha
richiamato nella città jonica oltre diecimila visitatori che
confermano come la formula ideata da Emanuele Di Cara, Dario
Verzino e Giuseppe Carullo sia quella giusta. Non una semplice
trasposizione dei fatti della tradizione della Natività, ma una
full immersion tra spettatore e attori in una scena che si muove
in sinergia con chi la visita che ha modo di riscoprire le radici
della tradizione contadina n un giorno di festa e di ricordare
antichi sapori omai persi. Il lavoro è stato quest’anno
particolarmente curato, dopo le critiche dell’anno scorso che
avevano palesato una certa approssimazione nei costumi e nella
scenografia. Segno che dopo sette edizioni il Presepe Vivente di
Forza D’Agrò è diventato maggiorenne e può diventare un
appuntamento fisso da ventimila visitatori, solo che venisse
adeguatamente sostenuto e promosso dalla amministrazione comunale
che non va oltre il patrocinio e qualche contributo e che invece
dovrebbe spingere perchè l’originalità di questa rappresentazione
venga portata a conoscenza di un pubblico più vasto. Quest’anno
poi per la prima volta a Forza d'Agrò è stato possibile ammirare i
presepi di quartiere allestiti dai residenti sulle vie e le piazze
del paese su iniziativa del parroco Gennaro Currò. I Presepi sono
stati realizzati in via Belvedere, via Vanellazza, piazza
"Vincenzo Cammareri" (dove c’era la singolare zucca con
all’interno un mini presepe), piazza Largo Piano, via SS.
Annunziata, via De Joannon, via Grutta e piazza S. Antonio Abate.
L'idea è stata bene accolta ed ha portato parecchio entusiasmo. E’
stato premiato anche quello ritenuto più bello e originale, ma
tutti meritavano il primo premio per lo slancio con cui i
residenti hanno accolto la proposta del reverendo Curro.
Giuseppe Puglisi.
09 Gennaio 2004
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Forza d'Agrò: fascino
dal vivo del presepe
E il presepe fu. Luci e fiaccole a
cornice del centro storico medievale per la settima edizione del
presepe vivente, nella parte più suggestiva del paese: il quartiere
Quartarello. Uno sciame di persone ha affollato le viuzze del cento
collinare per rendere omaggio al miracolo natalizio della nascita
del Dio-bambino ed alla manifestazione che da sette anni catalizza
la curiosità e l'attenzione di migliaia di persone, non solo della
zona. Le case diroccate (ma sempre belle) segnano il percorso che la
gente deve effettuare per poter vedere e ammirare una piccola
Betlemme, pullulante di mestieri, odori e sapori che sanno di
antico. Una «peregrinatio» nei meandri della tradizione popolare e
della ricorrenza natalizia. Si passano in rassegna i gruppi dei
centurioni, le bottegucce del fabbro, del falegname, delle
ricamatrici, del panettiere, incastonate nell'antico ed ormai
abbandonato borgo di Quartarello. Attaccate l'una all'altra le case,
protagoniste silenti del presepe, si affacciano sulla via
principale, quella che porta al castello Normanno, ai cui piedi si
svela il mistero dell'Incarnazione, in un povera capanna al calore
di un bue e di un asinello. Ma lo spettatore, a Forza d'Agrò,
diventa anche protagonista. A gruppetti, il pubblico viene fatto
entrare nel labirintico e suggestivo incrocio di vie, segnato da
padelle e fiaccole che indicano il tragitto da seguire. Immerso
nella piccola e siciliana Betlemme, lo spettatore si perde tra il
fascino delle bellezze architettoniche e paesaggistiche, la
curiosità della messa in scena della Natività e l'odore, il sapore
di pane caldo, cuzzola, ricotta, vino, crespelle e biscotti fatti in
casa e offerti dalle mani delle comparse, abitanti temporanei delle
piccole botteghe. Complessivamente nelle due serate della
rappresentazione (26 dicembre e 4 gennaio) Forza d'Agrò – secondo le
stime degli organizzatori della manifestazione – è stata visitata da
oltre 6mila persone. Un'organizzazione che fa capo ad Emanuele Di
Cara, Dario Verzino e Giuseppe Carullo che, ogni anno, riescono a
coinvolgere tutti i loro compaesani che diventano speciali attori e
comparse; patrocinata dal Comune, la manifestazione é diventata
veicolo di socializzazione per il piccolo centro collinare e punto
di riferimento in tutta la zona jonica come classico e tradizionale
appuntamento festivo. Protagonista assoluto: lo scenario unico ed
intatto dell'antico quartiere, che è diventato per due sere centro
irradiante di bellezza e fascino. E poi il calore dei partecipanti,
la semplicità delle scene rendono il presepe di Forza d'Agrò una
piccolo gioiello. Non è teatro, ma una rappresentazione rivisitata
secondo lo spirito siciliano, legato alle nostre più profonde
tradizioni. Da qui antichi mestieri e sapori di pane e biscotti di
casa, in un effluvio di ricordi per i più anziani e di scoperte per
i più giovani. Ma quest'anno Forza d'Agrò è stata tutto in un
presepe. Grazie all'iniziativa del parroco Gerry Currò, con il
supporto del comitato pastorale, è stata coinvolta l'intera
cittadinanza nella realizzazione di piccoli presepi dislocati per
tutto il paese. Le sacre rappresentazioni divise per quartieri sono
state costruite con il contributo della gente ed erano posizionati
in: via Belvedere, via Vanellazza, piazza Vincenzo Cammareri, piazza
Largo Piano, via SS Annunziata, via De Joannon, via Grutta e piazza
S. Antonio Abate. È nato, quindi, un paese-presepe. Alla fine è
stato premiato quello realizzato dagli abitanti dell'ex via Spitalio
(oggi De Gasperi). Un Natale a tema, quello che ha caratterizzato le
festività di Forza d'Agrò, arricchitesi anche con l'apertura del
ricco museo parrocchiale nella chiesa di S. Antonio Abate che ha
richiamato moltissimi turisti.
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Donatella Molino
08 Gennaio 2004
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Cittadella sportiva a
Scifì bluff o "manna dal cielo"?
Effetto sorpresa, in questi giorni, per gli abitanti della
frazione Scifì. Un manifesto del Comune è apparso sui muri del
piccolo centro per comunicare che saranno disponibili, a carico
interamente dello stato, 260mila euro (provenienti dalla finanziaria
2004) per il polo sportivo della frazione. Esplicito ed evidenziato,
in calce alla comunicazione il ringraziamento rivolto al sen.
Domenico Nania (per la precisazione - come è scritto - "D. Nania").Ma,
l'effetto-sorpresa non è finito qui. Di questa "manna dal cielo"
(sono ben note le reali difficoltà finanziarie del comune) era
all'oscuro l'amministrazione comunale, eccetto il vice sindaco
Carmelino Lombardo (Alleanza Nazionale, che ha firmato di suo pugno
la comunicazione ai suoi compaesani, essendo egli stesso espressione
politica della frazione. E, naturalmente, la sorpresa - ancora non
si sa quando e se diverrà realtà - sembra aver causato dei malumori
all'interno della Maggioranza che saputo direttamente , pochi giorni
fà, la notizia dal vice sindaco e dal comunicato. Misteri ed
incomprensioni che stanno ledendo da tempo la compattezza della
maggioranza e dell'Amministrazione sopratutto fra i due gruppi che
fanno capo alla frazione di Scifì e a Forza centro, dissidi ormai
evidenti e palesi anche in Consiglio Comunale. Furto nella
delegazione municipale. Martedì scorso è stata
scoperta la sottrazione nei locali della delegazione comunale,
ubicata in piazza Cuzzari, di alcuni litri di benzina e di qualche
panettone. A facilitare il furto dei dolci e della benzina, che
srviva all'utilizzo di un taglia erbe, una finestra che da qualche
giorno era rotta. La delegazione municipale al piano terra è stata
facilmente "assaltata" da ignoti, che hanno festeggiato in modo
particolare i primi giorni dell'anno con l'immancabile panettone e
la benzina al posto dello spumante! Donatella Molino
08 Gennaio 2004 |
Concorso presepi
vince il quartiere "Spitalio"
E' stato proclamato il vincitore
della prima edizione dei Presepi di Forza d'Agrò. Ad aggiudicarsi il
primo posto il quartiere "Spitalio". Il presepe, allestito nella
cripta della chiesa della SS. Annunziata, è stato giudicato dalla
commissione presieduta dall'arciprete Gennaro Currò il migliore. Al
secondo posto quello allestito nella seconda parte della via SS.
Annunziata, terzo la Natività inscenata in via SS. Annunziata. Al
quarto posto un ex aequo, piazza dott. "Vincenzo Cammareri" e piazza
"S. Antonio Abate", quinto via "Belvedere" sesto via "Grutta".
Non è mancata qualche polemica per
il quarto posto del quartiere "Ghianu", giudicato da molti il
migliore. Domenica prossima (11 gennaio n.d.r.) verranno premiati
nella Cattedrale il primo e il secondo posto.
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Primo Classificato
edizione 2003 - 2004 |
07.01.2004 |
Si è conclusa con
un'altro successo la Settima Edizione di "Betlemme...a Forza d'Agrò
Giunto ormai al settimo anno su "Betlemme..a Forza d'Agrò" cala
il sipario, che potrebbe essere definitivo se, dopo il finanziamento
ottenuto per il restauro del borgo, inizieranno i lavori di
ripristino dell'intero quartiere. Anche quest'anno migliaia di
visitatori hanno atteso ore per calarsi integralmente nello scenario
del presepe divenendo parte integrante. L'ottimo vino forzese, le
crespelle, il pane caldo, ed altro hanno ritemprato tutta le gente
che si apprestava a visitare tutti i vicoli nei quali si
affacciavano le varie botteghe, che accoglievano tutti gli antichi
mestieri.
07.01.2004 |
Accordo con legambiente
Forza D'Agrò: in
estate campo di volontariato
Donatella Molino
06 Gennaio 2004 |
A Madrafà il
depuratore di Scifì
E' stato scelto il sito dove
allocare il depuratore per la frazione Scifì, ma non si è sanata la
frattura trasversale che si è determinata in consiglio comunale, e
non solo registra ulteriori divaricazioni, ma che potrebbe far
esplodere contrasti e rancori finora sopiti. Il depuratore sorgerà
in contrada Madrafà, sulla sponda destra del torrente Agrò.
L’impianto è stato progettato dall’ing. Carmelo Muscolino e prevede
lo smaltimento delle acque depurate attraverso una condotta che
dovrebbe raggiunge la foce del torrente e immergersi nelle acque
dello Jonio. Questa condotta potrebbe essere eliminata qualora le
percorribilità tecniche consentissero di realizzare un collegamento
con quella già esistente al servizio del depuratore consortile di
Santa Teresa di Riva e Savoca. La spesa prevista, in attesa di
finanziamento, è di 250 mila euro. Ad apertura dei lavori i quattro
consiglieri che avevano proposto l’argomento si erano lamentati con
il presidente Roberto Carullo perché l’argomento era stato posto
all’ultimo punto dell’ordine del giorno, alimentando quella polemica
sull’ostruzionismo del presidente che aveva coalizzato i quattro
consiglieri di Scifì (due di maggioranza, Lo Presti e Bongiorno, e
due di minoranza, Chillemi e Russo). Con una mozione l’argomento è
stato trattato quasi subito. Dopo una polemica discussione, la
scelta del sito è stata approvata con l’astensione del presidente
Carullo e del consigliere Bondì, quest’ultimo per solidarietà perché
non riteneva giustificato l’attacco al presidente. Dopo, c’è stato
il voto unanime sull’adesione alle “Eurovalli di Sicilia”, quindi il
rinvio degli altri quattro argomenti in agenda, riconoscimento
debiti fuori bilancio e dichiarazione di stato di calamità a lunedì
13 gennaio ore 17.
Giuseppe Puglisi.
05 Gennaio 2004
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Forza
d'Agrò
Depuratore
di Scifì: trovato il sito
Forza d'Agrò. Sembra sanata la
spaccatura che si stava delineando all'interno della maggioranza fra
gli amministratori della frazione Scifì e quelli di Forza d'Agrò. Il
Consiglio comunale, venerdì sera, ha deliberato sull'individuazione
del sito dell'impianto di depurazione, che dovrà sorgere in contrada
Madrafa (Scifì). Sui sette punti all'ordine del giorno, si è
discusso soltanto del depuratore atteso da trenta anni nella
frazione e dell'adesione al Gal «Eurovalli di Sicilia». Ma fra tutti
gli argomenti, fra cui il riconoscimento di debiti fuori bilancio,
quello legato alla telenovela dell'impianto depurativo della
frazione era il più urgente, almeno politicamente parlando. Dei
malumori, infatti, erano sorti nelle settimane scorse all'interno
della compagine amministrativa per la mancata e formale
individuazione del sito che fra l'altro era già nota, essendo ormai
noto anche il progetto per la realizzazione del depuratore.
L'«ammutinamento» dei consiglieri di maggioranza e minoranza,
provenienti dalla frazione, stava di fatto «immobilizzando»
numericamente il civico consesso nelle ultime sedute dell'assemblea
cittadina. Ad evidenziare, poi, l'importanza della delibera di
venerdì sera, il fatto che a maggioranza il punto in discussione
dall'ultimo punto è stato discusso all'inizio della seduta.
Tornando al depuratore, adesso non resta altro che attendere la
risposta dell'assessorato regionale al Territorio, a cui è stato
richiesto il finanziamento per la realizzazione della struttura che
dovrà sostituire le attuali e obsolete fosse di chiarificazione.
Donatella Molino
04 Gennaio 2004 |
Riqualificazione dei centri
storici
Da Scaletta a S. Alessio.
«Pioggia» di milioni in arrivo, bocciati i progetti di Forza d'Agrò
Si apre con una «pioggia» di
finanziamenti il nuovo anno della riviera jonica. L'assessorato
regionale ai Lavori pubblici ha pubblicato la graduatoria dei
progetti inseriti nel piano di riqualificazione urbana, destinato ai
Comuni con popolazione inferiore ai 30mila abitanti. A fronte di 550
richieste, solo 292 sono stati i progetti finanziati in tutta
l'isola. La lista definitiva verrà pubblicata tra un paio di mesi,
visto che la Regione ha previsto il termine di 45 giorni, dalla
pubblicazione dell'elenco provvisorio, per eventuali osservazioni da
parte dei Comuni esclusi. Buon risultato per la riviera jonica che
ha ricevuto diversi finanziamenti. Vediamoli nel dettaglio. Itala ha
ottenuto il finanziamento del progetto di riqualificazione
ambientale e urbanistica del quartiere Itaca (858mila euro l'importo
con un finanziamento regionale di 747mila euro). A S. Alessio
arriverà un milione e 79mila euro (a fronte di un progetto da un
milione 213mila euro) per il recupero del quartiere di Mezzo.
Finanziata anche la riqualificazione delle aree «A» e «B» (un
milione 296mila euro su un milione 457mila euro). Seicentomila euro
a Limina per il rinnovamento del tessuto urbano ed edilizio ai fini
di un miglioramento della fruizione storica e culturale del
territorio, mentre altri 631mila euro saranno investiti per la
riqualificazione del centro storico. Completa il «colpo grosso» del
centro collinare un finanziamento di 445mila euro per il rifacimento
delle piazze del paese. Due progetti approvati per Mandanici
(recupero di contrada Spataro e parte di corso Mazzullo con 205mila
euro; restauro del palazzo «Prestandrea» con 19mila euro); mentre è
stata bocciata la proposta di manutenzione di alcuni edifici del
centro storico. Bel risultato anche per Nizza con 3 progetti
finanziati: riqualificazione del quartiere d'Alcontres (un milione
373mila euro); completamento di tutti gli edifici scolastici (un
milione 779mila euro); ristrutturazione della zona B4 (522mila
euro). Ampliamento e riqualificazione della biblioteca comunale
(197mila euro), arredo urbano di via S. Francesco (572mila euro) e
riqualificazione del centro storico (638mila euro) sono i tre
progetti approvati al Comune di Fiumedinisi, mentre Savoca ha
ottenuto un finanziamento per l'adeguamento di una struttura
turistico-alberghiera (457mila euro), uno per la riqualificazione
del centro storico (489mila euro) e un altro per la valorizzazione
di un percorso storico-religioso nel centro urbano (551mila euro).
Un solo progetto per Roccalumera con il recupero del quartiere
Baglio (669mila euro), Casalvecchio, con il recupero del centro
urbano degradato (600mila euro), Antillo, con il recupero del
tessuto urbanistico (un milione 377mila euro). Bocciati, infine, i
progetti presentati da Alì Terme, Furci, Forza d'Agrò (nella foto il
centro storico) e Pagliara. Tristemente fuori da tutti i giochi S.
Teresa.
Gianluca Santisi
03 Gennaio 2004
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Domani ultima
rappresentazione del Presepe Vivente più bello della riviera
jonica
Domenica ultima rappresentazione
della settima edizione del presepe vivente di Forza D’Agrò, in
scena nell'angolo più suggestivo ed antico del paese: il quartiere
Quartarello. Le piccole case dell’antico ed ormai abbandonato borgo,
attaccate l'una all'altra, che si affacciano sulla strada grande,
quella che porta al castello Normanno, tornano a pullulare di vita
in occasione delle due rappresentazioni programmate (quella dello
scorso 26 dicembre che ha visto cinquemila visitatori e l'altra di
domani 4 gennaio). Si comincia alle ore 17,30 e la conclusione è
prevista per le 20. Anche quest'anno l'organizzazione fa capo ad
Emanuele Di Cara. Dario Verzino e Giuseppe Carullo che riescono a
coinvolgere l'intera popolazione che si presta a fare da attori e
comparse in questa esperienza teatrale che è divenuto nel corso di
questi sette anni, un appuntamento fisso per coloro che amano vivere
dal di dentro la scena. Infatti il visitatore del Presepe Vivente di
Forza D'Agrò non è un semplice spettatore, ma si immerge
completamente nella scena, attraversando le antiche viuzze di questo
quartiere medievale, dove gli organizzatori hanno trasformato i
vetusti bagli in botteghe e laboratori, dove rivivono antichi
mestieri, mentre tutto intorno le torce illuminano suggestivamente
la messa in scena della Natività e ciotole di cera poste in terra
indicano il percorso per non perdersi nel dedalo del trecentesco
borgo. Una occasione, anche per riscoprire i gusti della nostra
tradizione col pane caldo condito con olio e con le crespelle fritte
seduta stante, pronte per essere morse ancora croccanti e grondanti
di olio delle nostre valli.
Giuseppe Puglisi.
02 Gennaio 2004
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